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ALESSANDRIA: C’è uno studio per arrivare all’autosufficienza energetica in tutta la provincia

Durante un recente convegno è stata presentata la ricerca “Scenario energetico ideale della provincia di Alessandria: un caso studio di autosufficienza energetica e sostenibilità ambientale”, condotta da Rse Spa (Ricerca Sistema Energetico Spa) e che ha coinvolto, in un anno di lavoro, Confindustria Alessandria, che ha promosso l’indagine, la Provincia di Alessandria e la società di servizi energetici Heat & Power.

I risultati sono interessanti: in uno scenario energetico ideale, infatti, la provincia di Alessandria può raggiungere obiettivi di autosufficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Rispetto allo scenario “base” degli attuali consumi energetici della provincia – per il quale si stima una domanda annuale di poco meno di 1Mtep (un milione di tonnellate equivalenti di petrolio), di cui circa un quarto sono consumi elettrici – è possibile ottenere, con l’applicazione di tecnologie e di misure di efficienza energetica, una riduzione delle emissioni gas ed effetto serra del 68%, una riduzione dei consumi primari del 65%, e una copertura del 45% del fabbisogno energetico della provincia con fonti di energia rinnovabili.

E già questi risultati rispetterebbero ampiamente gli obiettivi espressi dalla Direttiva europea 20-20-20 sulla sostenibilità ambientale per il 2020.

L’applicazione di tecnologie di efficienza consentirebbe inoltre una riduzione dei consumi elettrici del 13% e del 30% di quelli termici, e dopo specifici interventi di efficienza, la massimizzazione della produzione rinnovabile potrebbe consentire di coprire da fonti di energia rinnovabile (Fer) il 64% dei consumi elettrici, e il 37% dei consumi termici, nei settori del civile, industriale e dell’agricoltura. Inoltre, si stima che per conseguire l’autosufficienza energetica completa della provincia di Alessandria, bisognerebbe destinare circa il 15% del territorio a colture energetiche (laddove, attualmente, l’intera area antropizzata rappresenta l’8% circa del territorio).

Marco Giovannini

“La sfida che ci siamo proposti – spiega Marco Giovannini, Presidente di Confindustria Alessandria – è di prevedere se la provincia di Alessandria potesse essere in un futuro prossimo energeticamente autosufficiente. E questo approccio, pur non rappresentando un’ipotesi completamente perseguibile, costituisce, a nostro avviso, l’obiettivo teorico di massima sostenibiltà verso cui forzare il sistema. Ci siamo domandati quale potrebbe essere lo scenario energetico di una provincia tipo del nord Italia, come quella di Alessandria, se si attuassero tutte le misure possibili per minimizzare i consumi delle fonti fossili rinnovabili, tramite l’efficienza energetica e sviluppando l’impiego delle energie rinnovabili, indipendentemente dai costi, stante la situazione attuale. Poiché l’elemento economico rappresenta un vincolo reale allo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, si è deciso di impostare lo studio in assenza di vincoli economici. I risultati dello studio – sottolinea Marco Giovannini – hanno evidenziato comunque la difficoltà di pervenire a facili soluzioni “risolutive”, anche nell’ipotesi di assenza di vincoli finanziari. Questo significa che obiettivi energetico-ambientali ambiziosi sono certamente perseguibili, ma richiedono una forte focalizzazione di risorse tecniche, finanziare e di programmazione, ed il coraggio di perseguire un sogno utile soprattutto alle generazioni a venire”.

Dalle conclusioni del lavoro emerge, infatti, che il raggiungimento di tali obiettivi non possa prescindere dalla diretta assunzione di forti responsabilità da parte della collettività, che quindi deve agire come soggetto attivo, modificando comportamenti e operando scelte che non può delegare alla sola tecnologia come soluzione di tutti i mali.

Per raggiungere gli obiettivi, per quanto attiene alla domanda di consumi energetici, lo studio prevede interventi strutturali, sia nel settore civile che industriale, in grado di riqualificare le strutture edilizie esistenti e di sostituire le attuali tecnologie con quelle più efficienti e in grado di utilizzare le fonti rinnovabili, operando nella logica di “edifici a consumo quasi zero”.

“La ricerca di un più avanzato assetto energetico – ha osservato Andrea Tomaselli, Vice Presidente di Confindustria Alessandria con delega a Sviluppo Sostenibile, Energia e Ambiente, concludendo i lavori del convegno – è una occasione per domandarci come vorremmo essere fra qualche decina di anni, e se siamo capaci di lavorare per questa trasformazione. Troppo spesso il dibattito sui temi energetici assume i colori di una discussione ideologica o addirittura di tifoseria sportiva, tra chi è a favore e chi è contro rispetto a questa o quella soluzione o tecnologia. Una analisi seria del problema evidenzia invece la sua complessità, poiché ad ogni ipotesi corrispondono vantaggi e svantaggi, da valutare in funzione dei bisogni e delle aspettative del territorio e delle sue realtà economiche e sociali. Per questo la ricerca di un più avanzato assetto energetico richiede una pianificazione di lungo termine, ed il coinvolgimento informato di tutti i principali soggetti della società”.

28 maggio 2013

 

 

 

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