Non vogliamo prenderci meriti che non abbiamo, perché il ruolo di Oggi Cronaca e dei colleghi giornalisti che condividono le nostre posizioni è stato solo quello di essere al fianco dei cittadini nella battaglia contro le scelte – forse impulsive – della Giunta comunale di Tortona, ma due indizi fanno una prova.
Ci riferiamo alla vicenda dell’Università infermieristica che sembrava ormai destinata non avere più una sede a Tortona (e che infatti era già stata chiusa ma poi riaperta e oggi funziona perfettamente) e, adesso, alla vicenda della scuola elementare “Gianni Rodari” dove il Comune in più occasioni (e lo potete leggere anche in un apposito articolo) aveva detto chiaramente No all’apertura di una sede distaccata della scuola media nello steso edificio.
Due decisioni che sembravano imperiose e definitive da parte del Comune di Tortona, ma che via via, grazie alla determinazione degli studenti per l’università e dei genitori per la scuola media, hanno convinto gli Amministratori Comunali di Tortona che il “muro contro muro” non avrebbe portato a niente di buono.
Diamo atto al sindaco Massimo Berutti e agli altri componenti della sua Giunta comunale, di aver avuto quell’apertura mentale e quell’intelligenza necessaria per capire che solo gli stolti non cambiano mai idea e che il dialogo costruttivo con i cittadini è una delle strade più importanti da perseguire. Grazie al confronto aperto e privo di preconcetti, infatti, è possibile prendere decisioni (o ritornare sulle proprie) mirate esclusivamente al bene della città, come ha fatto, alla fine, il Comune di Tortona.
Tuttavia vogliamo credere che se le due questioni sono state risolte positivamente, un piccolissimo merito vada anche a tutti quegli organi di informazione, come il nostro, che hanno saputo dare voce alle varie posizioni, mettendo in evidenza le motivazioni che spingevano il Comune ad opporsi e quelle che spingevano i cittadini ad insistere, fungendo da luogo di confronto grazie al quale ogni fazione ha potuto capire le motivazioni dell’altra ed aprire un dialogo costruttivo per la risoluzione del problema.
Forse sarà una considerazione banale perché questo – da sempre – dovrebbe essere il ruolo superpartes di ogni organo di informazione, ma in una società dove tutti si schierano e criticano la controparte solo per partito preso, non è così scontato.
18 aprile 2013