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NOVI LIGURE-SERRAVALLE: Emettevano ricevute fiscali ma non dichiaravano nulla. Due gestori di ristoranti nei guai

Oltre 200 mila euro evasi, un lavoratore in nero e due gestori di ristoranti nei guai: il primo a Novi Ligure e il secondo a Serravalle Scrivia.

Questo l’esito degli ultimi controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Novi Ligure.

Il primo caso, forse il più eclatante, riguarda un ristoratore che emetteva puntualmente lo scontrino fiscale, annotava regolarmente nel registro dei corrispettivi tutti i guadagni percepiti, custodiva accuratamente la relativa documentazione, sembrava insomma un contribuente modello, come in particolare aveva confermato l’esito di un controllo eseguito dai finanzieri, che avevano accertato la regolare emissione della prevista certificazione fiscale, tutto questo non è tuttavia bastato a fugare lo scrupolo delle Fiamme Gialle che hanno scoperto l’evasione.

Una rapida verifica all’Anagrafe Tributaria della posizione del contribuente, un ristoratore cittadino, e la sorprendente scoperta: negli ultimi cinque anni non aveva dichiarato al Fisco alcun tipo di provento.

Immediatamente è stata avviata una verifica fiscale nei confronti dell’imprenditore. La ricostruzione del reale volume d’affari, in parte ancora in via di quantificazione attesa la copiosa documentazione da analizzare, è di fatto agevolata proprio dallo “zelo contabile” dello stesso titolare, avendo peraltro, i finanzieri novesi, ritrovato all’interno dei locali aziendali tutti i registri contabili regolarmente compilati e tutte le stampe dei corrispettivi documentati con il registratore di cassa.

La seconda operazione dei finanzieri, invece, ha riguardato un altro intervento nei confronti sempre di un ristoratore, questa volta di Serravalle Scrivia, anch’esso evasore totale (l’ultima dichiarazione fiscale risaliva al 2006) che, tuttavia, rispetto al precedente, aveva una contabilità meno “accurata”; ciò che ha costretto i finanzieri a un lavoro più laborioso ma non meno esauriente circa la quantificazione degli importi evasi.

Le attività tuttora in corso hanno già portato alla scoperta di oltre 200.000 euro di ricavi non dichiarati e di un lavoratore irregolare.

 29 aprile 2013

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