In apertura dell’incontro il sindaco Giorgio Demezzi ha portato il saluto della città agli intervenuti e ai relatori, soffermandosi su alcuni aspetti della vicenda amianto e Eternit sul nostro territorio.
«Casale Monferrato è riuscita a trasformare una tragedia , quella dell’amianto, in una forza propulsiva per bonificare il proprio territorio e trovare quei percorsi di ricerca che possano aiutare nella cura clinica e paliativa del mesotelioma».
E riferendosi al Piano Nazionale Amianto: «Tra i punti che vorrei sottolineare c’è quello del reperimento dei fondi: si sono create in città, e non solo, molte aspettative ed è giusto che ora siano assegnate le cifre promesse. Tra queste ci sono i 2 milioni di euro fermi in Regione, che spero possano essere sbloccati il prima possibile».
Sulla ricerca clinica, Demezzi ha voluto ricordare: «Nell’ultimo incontro del Comitato Strategico si è finalmente raggiunto un risultato concreto, perché questo territorio non ha più bisogno di illusioni: predisporre un progetto unitario, stilato da Asl AL, Aso Alessandria e Università degli Studi di Torino, per creare un modello organizzativo specifico che raggiunga l’obiettivo di predisporre un percorso di cura da poter esportare e condividere in tutta Italia e a livello internazionale».
Per concludere, la sentenza del processo Eternit: «Si è aperto un importante tavolo di confronto all’Inail per riuscire a recuperare dai condannati le provvisionali indicate nella storica sentenza del febbraio 2012. Siamo consci della difficoltà, ma con l’aiuto di tutti sono certo che riusciremo a fare dei passi avanti: mi rivolgo principalmente allo Stato nella speranza che, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista legislativo, supporti questa nostra battaglia».
Il Piano Nazionale Amianto è scaricabile anche dal sito del Comune (www.comune.casale-monferrato.al.it) nella sezione Dossier Eternit.
L’INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA SALUTE RENATO BALDUZZI
Il piano, il cui testo completo si trova all’indirizzo http://www.salute.gov.it/imgs/ C_17_pubblicazioni_1945_allegato.pdf sul portale del Ministero della Salute, è stato definito dal Ministro Balduzzi “una risposta operativa ad una vicenda sulla quale a livello nazionale era sceso l’oblio”.
“Il governo Monti ha riportato una triste vicenda all’attenzione non solo nazionale, ma anche internazionale in Europa. L’Italia è diventata punto di riferimento dell’Unione per l’organizzazione di una rete europea per la lotta alle malattie correlate all’amianto”. Il Ministro Balduzzi ha sottolineato tuttavia che “l’amianto è anche un grande problema a livello mondiale: l’Italia ne ha bandito la produzione, ma non è così in molte altre parti del mondo e di amianto si continua a morire”. Riguardo alle risorse il Ministro Balduzzi ha rilevato che esse “devono essere utilizzate in modo coordinato. Ciò è indispensabile soprattutto per vincere la partita della ricerca. Negli ultimi decenni non si sono fatti molti passi avanti nella lotta alle malattie asbesto-correlate e occorre una svolta. Ma per arrivare al risultato bisogna far lavorare insieme tutti coloro che sono competenti in materia, naturalmente non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, attraverso più approfondite ricerche di prospettiva sia per quanto riguarda la diagnosi, sia per quanto riguarda la terapia”.
8 aprile 2013