Un prezioso lavoro di squadra per risolvere il problema degli oltre 450 mila euro di insolvenze nelle case di edilizia residenziale pubblica.
«A fine 2012 l’Atc di Alessandria, gestore degli immobili di edilizia popolare pubblica – ha spiegato l’assessore Emanuele Capra –, ha comunicato al Comune di Casale che non avrebbe più atteso oltre e avrebbe eseguito gli sfratti di quegli assegnatari di case popolari che risultavano debitori nei suoi confronti di importi superiori ai mille euro. Il Comune ed i Servizi Sociali si sono subito adoperati per arginare la situazione attraverso lo stanziamento di nuovi fondi, in aggiunta a quelli già previsti dai rispettivi bilanci, da destinarsi specificatamente al problema casa. Le misure d’emergenza adottate non potevano però costituire una soluzione definitiva e a lungo andare avrebbero potuto creare diseguaglianze tra gli stessi beneficiari. Si è deciso così per un intervento più radicale e, ci auguriamo, a lungo andare risolutivo».
Nel mese di novembre 2012, quindi, l’Ufficio Casa e i Servizi Sociali con l’ausilio della Polizia Locale hanno iniziato un attento lavoro di verifica degli alloggi di assegnatari morosi presenti sull’intero territorio per individuare se vi fossero immobili assegnati ma non effettivamente utilizzati o immobili occupati impropriamente da soggetti non legittimati.
«Il risultato ad oggi è stata l’individuazione di circa dieci alloggi sui quasi cento ispezionati. Il lavoro non si fermerà però qui – aggiunge Capra – ma prevede nel prossimo futuro la verifica di tutti gli oltre 800 appartamenti gestiti da ATC, così da renderne disponibili il maggior numero possibile e soddisfare le richieste purtroppo sempre più numerose».
Contemporaneamente, elenco dei morosi alla mano, sono stati contattati tutti i nominativi presenti per constatare il tipo di insolvenza e quali soluzioni prendere per sanare la situazione.
«Il lavoro svolto dall’Ufficio Casa e dai Servizi Sociali è stato enorme – ha proseguito l’assessore Capra – perché ha permesso negli ultimi quattro mesi di poter conoscere e valutare la quasi totalità delle situazioni di criticità tra gli assegnatari di case popolari. Dove è stato possibile si è intervenuto, oltre che con i nuovi fondi messi a disposizione, con la predisposizione in accordo con Atc di piani di rientro personalizzati e a lungo termine, che di fatto hanno per il momento scongiurato, a condizione di essere rispettati, l’esecuzione degli sfratti. Negli altri casi, dove sono state riscontrate situazioni gravemente illegittime o morosità colpevoli e non giustificabili, si è dato mandato ad Atc di proseguire secondo legge per rendere gli alloggi occupati nuovamente disponibili a chi ne avrebbe davvero diritto».
4 aprile 2013