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ALESSANDRIA: Industria alessandrina in ginocchio, determinanti i prossimi tre mesi


“Il tempo è scaduto, e il contatore della crisi non lascia più spazio: concediamo solo tre mesi per rilanciare l’industria, per recuperare la crescita dell’economia, per salvare l’Italia. Denunciamo l’emergenza della crisi nazionale – afferma Marco Giovannini, Presidente di Confindustria Alessandria – e ricordiamo le cifre, che assomigliano a quelle di un bollettino di guerra: 41 imprese chiuse al giorno, l’8 per cento del Pil (prodotto interno lordo) perduto dal 2007 ad oggi, che equivale ad oltre 100 miliardi, 90 miliardi di euro che la pubblica amministrazione deve alle nostre imprese.

L’accorato appello di Marco Giovannini trova conferma nei risultati della 154a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre aprile-giugno 2013.

E’ sostanzialmente invariato il trend dei precedenti trimestri, e i dati dei principali indicatori sono ancora negativi per occupazione, produzione e ordini totali. Gli ordini export, invece, permangono positivi, e prosegue la tenuta del grado di utilizzo degli impianti e della propensione ad investire. La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in leggero calo rispetto ai precedenti trimestri, e la maggioranza degli intervistati (il 72%) prevede comunque invariata l’occupazione.

I settori produttivi più rappresentativi registrano ancora previsioni non omogenee: il metalmeccanico, con dati negativi, la chimica, con previsioni migliorative e dati tutti positivi e in crescita, la gomma-plastica, con indici positivi per ordini totali ed export. Il settore alimentare, soggetto a forte stagionalità, mostra dati positivi per produzione e ordini export. Il vasto e variegato comparto delle industrie varie, che comprende grafiche e cartotecniche, tessile e calzature, legno e materiali da costruzione, prevede valori negativi.

Cresce il ritardo negli incassi, mentre il portafoglio ordini a breve termine è stabile.

In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è negativo a –10 (era –12 lo scorso trimestre, e a –11 un anno fa), l’indicatore della produzione è a –8 (era –16 tre mesi fa e –4 un anno fa). Gli ordini totali sono negativi a –6 (erano –17 tre mesi fa e –3 un anno fa). Sono positivi invece a +9 gli ordini export (erano a +10 tre mesi fa e a +13 un anno fa). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è segnalata dal 32% degli imprenditori del campione (erano il 35% tre mesi fa e 22% un anno fa) e la maggioranza degli intervistati (il 72%) prevede invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti è al 66% della capacità (era il 67% tre mesi fa), e la propensione ad investire, per ampliare o sostituire impianti, è dichiarata dal 55% degli intervistati (era il 57% tre mesi fa). Il ritardo negli incassi sale ed è segnalato dal 64% degli intervistati (era il 56% lo scorso trimestre), mentre il 61% ha lavoro per più di un mese (era il 61%).

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa centodieci aziende manifatturiere associate, sono stati presentati il 17 aprile ad Alessandria, dal Presidente di Confindustria Alessandria, Marco Giovannini, e dal Direttore, Fabrizio Riva.

 21 aprile 2013

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