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ALESSANDRIA: In Colombia arrestato un pericoloso latitante grazie alla Questura alessandrina


Domenico Trimboli appena arrestato

Nella serata del 24 aprile al culmine di articolate indagini, condotte in Italia ed Oltreoceano delle Squadre Mobili di Reggio Calabria ed Alessandria, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, è stato rintracciato e catturato nella città di Medellín (Colombia) il latitante Domenico Trimboli 59 anni, legato ad ambienti di ‘ndrangheta della fascia Jonica reggina Il Trimboli era latitante dal 2009 allorché veniva colpito da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria per traffico di stupefacenti e figurava nell’elenco nazionale, stilato dal Ministero dell’Interno, dei ricercati più pericolosi della ‘ndrangheta calabrese che, com’è noto, costituisce il maggiore sodalizio criminale che controlla i mercati nazionali della cocaina.

“Il successo odierno – dicono in Questura – è il frutto di un eccezionale lavoro di squadra degli investigatori appartenenti a diversi Uffici della Polizia di Stato. Nelle fasi precedenti alla cattura, secondo acquisizioni investigative, era stato accertato che il latitante vivesse, da qualche tempo, in una località della Colombia, dove si ritiene potesse vantare della libertà di movimento necessaria ad organizzare esportazioni di ingenti quantitativi di cocaina verso i mercati clandestini italiani ed europei. A seguito di ciò, gli agenti della Polizia nazionale colombiana e dell’INTERPOL, appositamente allertati, hanno organizzato specifici e prolungati servizi di pedinamento ed osservazione tramite i quali, nella tarda serata del 24 u.s. (ora locale colombiana), si giungeva alla localizzazione ed alla cattura del calabrese.

Trimboli è un personaggio ben noto alle forze dell’ordine italiane e straniere, in quanto annovera risalenti pregiudizi per detenzione abusiva di armi, ma soprattutto per i reati in materia di sostanze stupefacenti in concorso con altri soggetti e secondo le Forze dell’ordine viene indicato quale referente dei potenti cartelli di Medellín (Colombia) per il traffico di ingenti quantitativi di droga dal Sud America all’Europa, non appena estradato in Italia, dovrà scontare una condanna, in via definitiva, alla pena di anni 12 di reclusione, 40.000 euro di multa e anni 3 di libertà vigilata, per un cumulo di pene relative a delitti in materia di droga, commessi in Italia ed all’estero.

 26 aprile 2013

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