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ALESSANDRIA: Fumata nera per Rossa a Roma, il ministro Cancellieri non può fare nulla, via al tavolo interministeriale


L’esito dell’incontro che si è svolto giovedì pomeriggio a Roma a Palazzo Chigi tra il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri e il Sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa e l’assessore Marcello Ferralasco, non è stato forse, quello che tutti si attendevano.

Anna Maria Cancellieri, infatti, ha ribadito la grande attenzione con cui segue i problemi di Alessandria, sottolineando, però, come il suo Ministero non abbia competenze specifiche in materie che esulano la verifica puntuale dell’ipotesi di Bilancio Stabilmente riequilibrato, quali quelle relative alla ristrutturazioni delle partecipate e ammortizzatori sociali.

Per questo si rende indispensabile un tavolo interministeriale, che verrà convocato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella persona del sottosegretario di Stato, Antonio Catricalà, e con la segreteria del Ministero dell’Interno, comprendente i Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e Finanze, del Lavoro e la Regione Piemonte a cui l’Amministrazione Comunale fornirà un dettagliato quadro della situazione del Comune e delle Partecipate; in considerazione dell’urgenza fortemente rappresentata dal Sindaco, il tavolo tecnico verrà avviato fin dalla prossima settimana.

“E’ mia intenzione – ha detto Rita Rossa subito dopo l’incontro – anticipare la documentazione alle parti sociali, in Prefettura, in un incontro che avverrà in tempi strettissimi. Vogliamo ascoltare anche le proposte tecniche del sindacato per esplorare e condividere le soluzioni percorribili. Il risultato positivo di oggi è proprio quello di aver ottenuto di stringere ulteriormente i tempi. Abbiamo bisogno di strumenti eccezionali per la salvaguardia dei lavoratori che a partire dalla dilazione dei tempi del pareggio di Bilancio vadano alla definizione di misure che consentano l’accesso, ad esempio, al decreto cosiddetto “paga-imprese”. Il prestito, a restituzione trentennale, potrebbe essere destinato anche ad Alessandria, se si considerassero le partecipate come aziende creditrici del Comune. Oppure si potrebbe autorizzare il Comune a trattenere la quota parte dell’IMU di competenza statale per un certo numero di anni. Al tavolo porteremo sicuramente la nostra esigenza, ormai drammatica, di ottenere strumenti perché il risanamento, ineludibile, e la profonda ristrutturazione che deve investire l’organizzazione di Comune e Partecipate, non ottengano il risultato di strangolare l’intera città”.

 18 aprile 2013

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