Rapine efferate che hanno messo in allarme non pochi commercianti alessandrini perché le rapine di cui sono accusati erano messe a segno con pistola in pugno. Per questo motivo i due sono stati arrestati per concorso in rapina a mano armata.
Gli arresti effettuati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura guidata da Domenico Lopane, sono stati illustrati durante una conferenza stampa che si è svolta giovedì mattina alla presenza anche del Questore Filippo Dispenza e del capo di gabinetto Stefano Damonte.
I due sono ritenuti gli autori materiali di due rapine, mese a segno il 9 e il 14 febbraio scorsi ai danni di due tabaccherie in corso Romita nel quartiere Pista, e in via Righi nei pressi della piscina comunale.
In entrambe le occasioni si sono presentati col volto coperto e pistola in pugno, ed hanno rubato l’incasso della giornata, due colpi simili con un bottino di oltre 500 euro, poi sono scappati convinti di farla franca.
“Non è tanto l’importo in sé stesso – ha detto il vice Questore Stefano Damonte – ma il fatto che rapine del genere incutono apprensione nella popolazione e timore nei commercianti, per cui è stato molto importante averli presi per rassicurare la gente che le Forze dell’ordine ci sono e lavorano a tutela della sicurezza dei cittadini.”
COME SONO CADUTI IN TRAPPOLA
Consentino e Crocini, però a quanto pare, durante le rapine non agivano da soli, ma con l’aiuto di un giovane di 20 anni, anch’egli alessandrino che fungeva da “palo” e controllava le tabaccherie prese di mira dai rapinatori, avvisandoli quando era il momento più propizio per entrare in azione.
Il giovane, però, a differenza dei complici, è stato solo denunciato per concorso in rapina.
11 aprile 2013