L’artista ha donato al Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Museo Civico della Città di Alessandria, novantasei incisioni, fra cui alcune acquaforte eseguite attorno al 1970; opere raccolte per contribuire all’arricchimento del valore artistico a della città di Alessandria, ora esposte a palazzo Cuttica di via Parma 1, fino al 18 maggio.
Anche per questo parlare di Mario Annone, l’artista alessandrino, è sempre piacevole in quanto i suoi lavori possono ritenersi completi; sa trattare con la stessa delicatezza tanto l’incisione quanto la pittura, com’è possibile verificare in tutti i suoi quadri esposti nelle sale di palazzo Cuttica, quasi un filo conduttore fra l’inciso ed il dipinto.
La minuzia dei suoi lavori emerge dai delicati tratti, come ebbi già avuto occasione di soffermare la mia attenzione parecchi anni or sono.
La mano di Mario tende a risaltare le figure di fiori, insieme agli scorci di paesaggi, pur soffermandosi a trarre l’essenzialità del soggetto, con la sfumatura, nei contorni, non necessariamente importanti; piuttosto sa focalizzare la concentrazione sul soggetto per lui importante, quale fulcro essenziale della sua opera.
Tutta la sua creatività nasce, si sviluppa in tutta la sua estensione. Anzi pare voglia lasciare all’osservatore la facoltà di immaginare come meglio crede, stuzzicando la fantasia.
La forza artistica dei suoi quadri è concentrata tutta sul disegno, con le diverse gradazioni nei colori, meglio sa distinguersi nel bianco e nero, laddove ricalca, con maggior perizia i giochi d’ombra, amalgamati sia nella figura stessa, come nei contorni risaltando l’essenzialità le forme, senza toglier nulla al soggetto ritratto, piuttosto arricchendolo.
I lavori usciti dalla sua fantasia parlano di casa nostra, coglie le cose vicino a noi, incastonate nel nostro paesaggio da cui sa scegliere i migliori argomenti per fermare l’immagine suggerita dalla sua sensibilità di artista.
Franco Montaldo
7 aprile 2012