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CINEMA: “Oblivion” al Megaplex Stardust, un capolavoro della fantascienza unico nel suo genere


Tom Cruise

Andrea Riseborough

Generalmente un film con aspettative molto alte, come “Oblivion” che giunge nelle sale con un battage pubblicitario notevole, spesso si rivela inferiore alle attese, oppure se è veramente un bel film, al limite, conferma le attese. Questo non è il caso di “Oblivion” che non solo conferma le attese ma addirittura le supera.

Siamo infatti, in presenza di un vero e proprio capolavoro della fantascienza: un film del genere fantascientifico come non se ne vedevano da anni.

Chi segue questa rubrica sa che non ci sbilanciamo quasi mai in giudizi esaltanti, soprattutto in film fantasy o di fantascienza che è il genere dove siamo più critici, ma Oblivion li merita tutti: dal primo all’ultimo.

Il regista Joseph Kosinski (Tron Legacy) ha creato un’opera unica nel suo genere che raccoglie alcuni grandi temi della fantascienza come la Terra ormai distrutta, i pochi sopravvissuti, le astronavi, le macchine, una storia d’amore e poi altri temi che vengono sviluppati nel corso del film che non possiamo anticiparvi per non pregiudicare il giusto di apprezzare un po’ alla volta ogni scena.

Olga Kurylenko e Tom Cruise

Uno dei maggiori pregi è che un terzo del film si basa esclusivamente sulla recitazione di due attori: Tom Cruise ed Andrea Riseborough (Edward e Wallis, Non lasciarmi) e per un altro terzo gli attori diventano sono soltanto tre con l’aggiunta di Olga Kurylenko (7 psicopatici, Max Payne e Quantum of  Solace) e soltanto alla fine in scena si presentano altre persone, quindi la trama deve sicuramente essere molto interessante per reggere sulla presenza di così poche persone sulla scena. E così è: trama in crescendo, ricca di suspence, con qualcosa di nuovo in ogni scena.

Altro aspetto, non di poco conto, sono gli stupendi paesaggi con molte scene girate in Islanda fra cui una epica con Tom Cruise seduto sul crinale di un precipizio.

E’ tutto vero: Cruise si trovava veramente in quel luogo, ovviamente legato con un cavo di acciaio, dietro la schiena, per la sua sicurezza, che nel montaggio del film è stato cancellato

L’astronave usata da Cruise

Spettacolari anche alcune scene con “tracce” di News York sommersa dalla terra, la discesa in un’antica biblioteca ed i continui flash back in bianco e nero, oltre all’idea – geniale – di fissare la base dei due operatori (Cruise e Riseboroug) sopra le nuvole.

Una menzione particolare merita il regista, Joseph Kosinski, autore anche della storia, molto bella e soprattutto originale, dove spiccano diversi contrasti: la Terra semidistrutta, un angolo incontaminato e le moderne astronavi: geniale la dinamica di movimento di quella utilizzata da Cruise.

Abbiamo lasciato per ultima la recitazione del protagonista, Tom Cruise: il film sembra fatto apposta per lui e gli calza a pennello. Per alcuni tratti ci è sembrato di rivedere il Cruise di Minority Report: agile, scattante, ma anche pensieroso, insomma perfetto nella parte.

Gli amanti della fantascienza (ma non soltanto loro) non possono perdersi questo incredibile film, bello  e spettacolare.

Una pietra miliare del genere.

 Angelo Bottiroli


13 aprile 2013

Cruise sul Crinale. Scena girata dal vivo in un posto impervio in Islanda. Cruse si trovava veramente sul precipizio

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