Domenica 3 Marzo, si è celebrato il 68° anniversario della fucilazione dei Partigiani tortonesi ricordati da un monumento all’interno del Parco del Castello di Tortona.
E’ un episodio che ha segnato la storia della Resistenza di Tortona.
Le brigate partigiane Oreste e Arzani erano particolarmente attive in azioni di guerriglia e sabotaggio: davanti a pesanti perdite di uomini, armi e mezzi, i comandi tedeschi reagirono con una feroce rappresaglia. I nazisti prelevarono dieci prigionieri politici dal carcere di Casale Monferrato e li trasportarono a Tortona con la falsa promessa di venire impiegati in un cantiere di lavoro; il loro destino fu in realtà quello della fucilazione, eseguita il 27 Febbraio 1945 lungo i bastioni del castello.
Per volontà dei comandi tedeschi, il plotone d’esecuzione fu costituito solo da soldati italiani del presidio cittadino. Le vittime della strage furono tutti civili, arrestati durante i rastrellamenti invernali nella zona del Monferrato come renitenti alla leva e non come combattenti partigiani.
L’eccidio intendeva vendicare la morte di un soldato tedesco ucciso in uno scontro a fuoco con una pattuglia dell’Arzani a Sarezzano e destò una forte indignazione tra i Tortonesi che ancora oggi lo ricordano commossi.
La celebrazione di quest’anno ha visto la partecipazione delle autorità tra cui il Comune di Tortona, il Comune di Garbagna, il Comune di Salussola, i Carabinieri, le ANPI di Tortona, Alessandria, Pontecurone, Sale, Spinetta, Salussola, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Bersaglieri, l’Associazione Polizia di Stato, l’Associazione Arma Aeronautica.
Dopo la deposizione della corona d’alloro presso la stele, la messa al campo e i discorsi del Sindaco di Tortona Massimo Berutti e del Presidente dell’ANPI di Tortona Riccardo Prete, ospiti particolarmente graditi sono stati gli studenti di alcune scuole tortonesi che hanno saputo stupirci e commuoverci con la loro freschezza e spontaneità.
Erano presenti rappresentanti degli studenti, dei docenti e dei dirigenti scolastici del Liceo Peano, degli Istituti Marconi e Carbone, degli Istituti comprensivi Tortona A e Tortona B.
La partecipazione delle scuole si è manifestata nella lettura di brani tratti da Il prezzo della libertà di Adriano Bianchi, I ragazzi dell’Ovest di Pietro Porta, La libertà non è un dono a cura di Cecilia Demuru (con un brano di Clemente Ferrario) e Lettere dei condannati a morte della Resistenza Italiana.
Pietro Porta, era presente alla celebrazione, emozionato nell’ascoltare le parole del suo libro per bocca delle giovani generazioni.
Senza nulla togliere alle istituzioni e alle associazioni alle quali va un doveroso e sentito ringraziamento per la loro presenza e la loro sensibilità a questo genere di ricorrenza, è giusto sottolineare che questa è stata una celebrazione sui generis, proprio per la presenza di quel nutrito gruppo di giovani, composti e rispettosi della serietà dell’evento, che ci hanno emozionato con le loro letture.Ringraziamo gli studenti, i docenti che li hanno seguiti nella scelta e nella lettura dei brani, i dirigenti scolastici che li hanno supportati nel progetto, i genitori che hanno acconsentito alla loro partecipazione all’evento.
La speranza è che questo 68° anniversario porti davvero un’ondata di cambiamento nella percezione dei valori della Resistenza da parte dei giovani.
3 marzo 2013