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LETTERE IN REDAZIONE: Rigidità regolamentari e scarse risorse frenano l’intermodalità treno+bici in Piemonte

Martedì 5 marzo, si è svolto a Torino, presso l’Assessorato Regionale ai Trasporti, il secondo confronto fra FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus, Regione Piemonte, Agenzia Mobilità Metropolitana e Trenitalia Direzione Regionale Piemonte sui problemi dell’intermodalità treno+bici.

Trenitalia, che si era impegnata a verificare le diverse opzioni proposte dalla FIAB per agevolare il trasporto delle biciclette sui treni regionali, ha spiegato che in base ai regolamenti attuali e alle limitate risorse disponibili, non ci sono le condizioni per aumentare la capacità di trasporto.

Circa la richiesta di trasportare biciclette (max 12) nel vano posteriore del locomotore elettrico 464, utilizzato su molti treni regionali, che era stato predisposto a tale scopo (sul fianco delle motrici figura tuttora il logo bici), Trenitalia ha riferito che i propri uffici tecnici hanno escluso questa possibilità, adducendo non meglio precisate difficoltà di accesso al vano. La delegazione FIAB ha chiesto ulteriori verifiche e, in caso di esito negativo, la rimozione del logo bici, a scanso di equivoci.

FIAB aveva anche avanzato la richiesta di prevedere, sui nuovi treni e su quelli che verranno ristrutturati, spazi flessibili adatti ad ospitare passeggeri (su sedili ribaltabili) oppure biciclette, come avviene ad esempio su molti treni regionali tedeschi, che ospitano 8+12+8 biciclette. Trenitalia ha risposto che, considerate le sempre minori risorse disponibili, tale richiesta ben difficilmente potrà essere accolta.

Il trasporto ferroviario è peraltro una componente fondamentale della mobilità sostenibile ed è l’ideale complemento della bicicletta nella mobilità quotidiana e nel turismo.

È perciò necessario tutelare e non impoverire la rete ferroviaria, aumentare l’accessibilità e la flessibilità delle stazioni e dei treni regionali, sui quali deve essere sempre possibile il trasporto della bicicletta intera e non smontata.

FIAB, così come si impegna per l’aggiornamento delle parti del codice della strada che riguardano le biciclette e per l’adeguamento della rete stradale, continuerà a fare pressione sulle istituzioni per rendere più moderni i regolamenti ferroviari e perché il trasporto ferroviario minore sia non solo salvaguardato, ma anche ammodernato e reso più flessibile.

Claudio Pasero – Gli amicidellebici



17 marzo 2013 

 

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