Buongiorno Direttore,
leggendo il suo articolo dello scorso 11 marzo, noto che anche la preoccupazione sulla sicurezza, nell’agenda degli amministratori pubblici, si accoda ad altri gravosissimi problemi primo tra tutti
quello economico.
E’ mio pensiero personale che, per forza di cose, vadano di pari passo da un lato il degrado del reddito di chi abita un territorio, e dall’altro l’abbassamento della sicurezza percepita sul territorio
stesso.
Vero è, che se l’aspetto economico è di difficile soluzione da parte di una pubblica amministrazione, è anche vero che proprio in territori a noi limitrofi, la buona volontà ha permesso di percorrere delle strade che portano ad una maggiore sicurezza per i cittadini.
Voglio segnalare al Dr. Malagrino che può essere un esempio da seguire quanto già fatto a Pavia. In quella città sulla scorta delle indicazioni del Ministero dell’Interno, che nel 2010 ha sottoscritto un protocollo anche con le associazioni rappresentative gli Istituti di Vigilanza, è stato approntato il “Progetto mille occhi sulla città”.
Si tratta di un protocollo di intesa, senza oneri di costo (cosa particolarmente importante di questi tempi) che coinvolge e stimola le realtà private già presenti sul territorio. Così succede che ogni
notte, un gran numero di Guardie giurate, nell’occuparsi della tutela dei propri obiettivi, sono sollecitate ed esortate affinché segnalino tutte le circostanze e informazioni che poi le Forze dell’Ordine possano utilizzare per le loro mansioni istituzionali. (http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1202/COVENZIONE.pdf )
E’ auspicio dello scrivente che la mutua collaborazione tra il privato cittadino e l’amministratore volenteroso, dove per volenteroso lo intendo con intima volontà di sgretolare l’ingessatura burocratica su ogni aspetto della vita quotidiana, potrà portare ad individuare anche strade che risolvano il pressante problema economico.
Porgo un saluto a Lei ed a tutti i suoi lettori.
Elio Giardinelli
14 marzo 2013