Finalmente dopo molti anni e film abbastanza mediocri (eccetto forse Hachiko – il tuo migliore amico del 2009) Richard Gere torna ad interpretare un personaggio di grande spessore. Era dal 2004 con “Shall We Dance” (anche in quel film con Susan Saradon) che l’attore americano non dava vita ad un ottima performance come ha fatto in questo “La frode” opera prima del regista americano Nicholas Jarecki, di 34 anni.
“La Frode” è un film intenso che malgrado la mancanza di scene spettacolari riesce a dare allo spettatore una suspence incredibile, basata sui dialoghi, in una storia di estrema attualità.
La bravura del regista, oltre che nel far recitare Richard Gere in maniera decente dopo oltre 8 anni di personaggi sicuramente mediocri, è quella di aver saputo creare un’atmosfera da film giallo in un film che di giallo, alla fine c’è veramente poco.
Tutto gira attorno alla possibile vendita dell’azienda da parte di un miliardario che sta per compiere 60 anni, con una figlia che lavora all’interno della stessa azienda.
Nessuna analogia però con “Vi presento Joe Black” con Brad Pitt e Anthony Hopkins perché qui la trama è completamente diversa.
Richard Gere è perfettamente a suo agio nei panni del miliardario sposato alle prese con problemi legali, personali e sentimentali, dovuti anhe alla sua verve di donnaiolo.
A tratta sembra di rivedere American Gigolò col protagonista invecchiato di oltre 30 anni.
Un bravo al regista, invece, per aver scelto, nel ruolo della figlia di Gere, la trentenne Brit Marling (La regola del silenzio e Another Eart), perfetta nel ruolo che é stata chiamata ad interpretare.
23 marzo 2013