Alessandria è in ginocchio e lo sono ancor di più i lavoratori delle Aziende Partecipate. Per questo motivo lunedì CGIL CISL UIL, hanno convocato una riunione straordinaria con le Segreterie di Categoria e le rappresentanze sindacali di tutte le Aziende Partecipate oltre ai quelli del teatro regionale e del Comune di Alessandria, al termine della quale sono state decise quattro azioni di lotta ed iniziative mirate ad evitare che il dissesto pesi soprattutto sui lavoratori.
“Di fronte alla sordità dell’Amministrazione Comunale – dice il segretario provinciale della Cgil Silvana Tiberti – e del suo radicale cambio di pensiero sulla cura di Alessandria, CGIL CISL UIL inizieranno una campagna di mobilitazioni a oltranza.
Abbiamo istituito un coordinamento insediatosi oggi fra tutte le rappresentanze sindacali del Sistema Comune che ha deciso uno sciopero venerdì 22 marzo, un’assemblea pubblica lunedì 8 aprile, una richiesta di incontro con i parlamentari per sensibilizzarli al gravissimo problema dei lavoratori e una manifestazione a Roma giovedì 11 aprile.”Le rappresentante dei lavoratori presenti all’incontro hanno condiviso il giudizio sulla gravità della situazione venutasi a creare a seguito del dissesto, delle norme che lo regolano e in particolare a seguito delle decisioni della Giunta Rossa.
“La situazione è precipitata con la dichiarazione di almeno 41 esuberi all’Aspal – aggiunge il segretario provinciale della Cisl Alessio Ferraris – e con la notizia dell’affidamento di Amiu ai privati.
Aspal e Amiu, , dimostrano che siamo di fronte a scelte politiche preordinate, avulse da obiettivi di riorganizzazione, assunte senza trasparenza e partecipazione. Il segno di queste scelte sta nei licenziamenti di massa per risanare i conti del Comune e per privatizzare lavoro e servizi.”
Secondo i sindacati la prova di tutto questo è che sono passati nove mesi senza confronto di merito con il sindacato, senza una sola azione di risparmio e riorganizzazione delle aziende.
“Al contrario aggiunge il segretario provinciale della Uil Aldo Gregori – sono i dipendenti che hanno mandato avanti i servizi in condizioni di emergenza. Nel caso di Amiu e ATM, con mezzi spesso al limite delle condizioni di sicurezza, per cui l’attenzione andrà in ogni modo rafforzata.”
“Cgil, Cisl e Uil – conclude Silvana Tiberti – riconoscendosi sempre sotto la bandiera “Alessandria non deve morire” respingono la strategia dei licenziamenti. Il primo obiettivo per non far morire l’intera economia alessandrina deve essere la da difesa dell’occupazione”.
4 marzo 2013