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ALESSANDRIA: Iniziativa dell’Azienda ospedaliera per convincere le donne a curarsi le ossa


L’Azienda Ospedaliera aderisce all’iniziativa degli ospedali “Bollini Rosa” di tuttaItalia con visite ed esami gratuiti. Il 13 aprile due medici reumatologi effettueranno visite gratuite, da prenotare all’URP O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, dedica il mese di Aprile alla salute delle ossa delle donne italiane. Anche l’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria aderisce all’iniziativa, aprendo le porte ai cittadini con visite gratuite che potranno essere prenotate a partire dal 25 marzo a coloro che chiameranno i numeri 0131-206648 e 0131-206828, dal lunedì a venerdì, dalle 10 alle 12.00, fino ad esaurimento dei disponibili.

I requisiti per la prenotazione: essere donna over 50, avere l’esito di una MOC eseguita nei due anni precedenti.

Secondo studi recenti, oltrepassati i 50 anni 1 donna italiana su 3 comincia ad avere le ossa più fragili. Per questo motivo è necessario promuovere presso la popolazione femminile opportune attività di sensibilizzazione e prevenzione.

L’iniziativa, realizzata a livello nazionale grazie al supporto di Danaos, prevede una campagna di comunicazione con una testimonial d’eccezione, Stefania Sandrelli.

Pier Andrea Rocchetta, responsabile della Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, spiega: “Il termine osteoporosi indica una situazione patologica dello scheletro nella quale si ha una ridotta resistenza dell’osso che va quindi incontro a frattura senza causa efficiente. La riduzione della resistenza è il risultato di due eventi: uno legato ad una diminuzione della quantità di tessuto osseo per unità di volume, l’altro secondario ad una alterazione della qualità del tessuto osseo. Dal 2000 ad oggi le fratture da fragilità ossea ed in particolare quelle del collo femorale e delle vertebre sono in costante aumento con una incidenza che aumenta con l’età fino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre l’ottava decade di età. L’impatto socio-economico è tanto importante da indurre i responsabili della Sanità di molti paesi ad intervenire con campagne di informazione con lo scopo di sensibilizzare la classe medica e la popolazione in generale. ”

24 marzo 2013

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