E’ sufficiente camminare lungo le strade del centro delle sette maggiori città della provincia di Alessandria ed osservare l’altissimo numero di negozi chiusi o deserti per rendersi conto della gravissima situazione in cui si trova il Commercio.
Per questo motivo il Presidente dell’Ascom provinciale di Alessandria Luigi Boano ha indirizzato un appello a tutti i parlamentari alessandrini eletti per denunciare il profondo disagio in cui versano famiglie ed imprese e per segnalare loro che, se non giungono tempestivi segnali di attenzione e di affidabilità, è forte il rischio che la situazione possa degenerare e possa entrare in crisi la stessa coesione sociale del Paese.
“Per la particolarità e delicatezza del momento che stiamo attraversando – dice Boano – come Presidente, sento il dovere di richiamare la sua attenzione sulla drammatica situazione che stanno vivendo sia le famiglie che le nostre imprese, come peraltro testimoniano tutti i dati che quasi ogni giorno vengono forniti dai vari istituti di ricerca ed osservatori socio economici.”
“Lo sconforto, lo smarrimento e la crescente rabbia degli imprenditori per ciò che sta accadendo al nostro Paese – aggiunge il presidente provinciale dei Commercianti – nonché per le tante promesse ed i tanti annunci a cui la classe politica quasi mai ha saputo o voluto dare seguito. I risultati delle recenti elezioni hanno già risentito di questo disagio ma è forte il rischio che, ove non giungano precisi e tempestivi segnali di inversione di rotta, cresca ulteriormente la sfiducia e la rabbia mettendo a rischio la coesione sociale del Paese”.
Di qui l’appello: “che ciascuna Forza Politica anteponga l’interesse generale rispetto a quelli di parte, fin dai prossimi appuntamenti per la formazione del nuovo Governo e l’elezione delle nuove cariche istituzionali”, unito all’auspicio che “il nostro Paese sappia lanciare tempestivi segnali di governabilità, stabilità ed affidabilità”.
“I nostri imprenditori, pur in mezzo a mille difficoltà, sono pronti a fare la loro parte per favorire la ripresa – osserva Boano – ma perché questo possa avvenire è indispensabile che si rimuovano alcuni “circoli viziosi” che sono alla base della crisi recessiva”
Secondo Boano occorre recuperare il valore culturale e sociale dell’impresa e delle sue peculiarità, anche di piccole e piccolissime dimensioni, quali strumenti fondamentali per generare opportunità di occupazione, di creazione di ricchezza e di sviluppo, in contrapposizione a talune culture e concezioni di un recente passato che ne hanno spesso dipinto un’immagine negativa (approfittatori, speculatori, evasori fiscali, ecc.).
Boano ritiene indispensabile l’alleggerimento del carico fiscale sia sulle imprese che sui lavoratori, la flessibilità del mercato del lavoro, il ripristinino delle normali condizioni di liquidità di mercato e di acceso al credito (dalle cui anomalie traggono spesso origine fallimenti di aziende in realtà sane), il rispetto delle scadenze nei pagamenti della Pubblica Amministrazione.
17 marzo 2013