Alessandria potrebbe essere la prima città che licenzia di dipendenti comunali: una cosa mai vista, ma possibile. A lanciare l’allarme sono state le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil durante un conferenza stampa che si è tenuta giovedì pomeriggio presso la sede provinciale della Cgil, in via Cavour e si basa sui dati divulgati dal Comune relativi al Bilancio di previsione.
“Ai possibili 300 licenziamenti dei lavoratori delle Aziende partecipate annunciati dall’ex assessore al Bilancio Pietro Bianchi – dice il segretario della Cgil Silvana Tiberti se ne potrebbero aggiungere 200 (sugli attuali 690) dipendenti del Comune. Lo dicono le cifre: il Comune ha previsto un taglio di 6 milioni di euro sul personale del Comune la cui spesa verrà ridotta da 27 a 21 milioni di euro. Questo significa una riduzione del personale di circa 200 unità, dipendenti che probabilmente verranno messi in mobilità perché non esiste la cassa integrazione per loro. Quindi per due anni con uno stipendio di 600 euro al mese dopodiché rimarranno senza lavoro. Se i conti sono questi e non è tutto uno scherzo i numeri ci dicono questo. Le norme di legge indicano che un Comune è virtuoso se l’incidenza delle spese per il personale sul bilancio sono al di sotto del 38%; nel 2008 Alessandria era al 35% con l’operazione Bianchi/Zaccone e questi tagli arriviamo al 22,5%.”
I sindacato hanno analizzato i dati del Bilancio e hanno calcolato che secondo quanto emerso tra addetti delle società partecipate e dipendenti del Comune potrebbero perdere il posto di lavoro circa 500 persone sui duemila, cioè una su 4.
“I numeri sono questi – aggiunge Il segretario provinciale della Cisl Alessio Ferraris – o il bilancio è solo teorico oppure i licenziamenti saranno reali. Se ci sbagliamo, invece che accelerare ci si deve fermare e chiedere la modifica della legge con copertura pre dissesto, ammortizzatori ad hoc mantenendo tutti i posti di lavoro e verifica per accesso a pensioni con norme eccezionali.”
Una situazione gravissima quella di Alessandria, infatti i 20 milioni che il sindaco Rita Rossa è chiamata a recuperare sul bilancio verranno ricavati da drastici tagli sul personale dal quale si spera di ricavare 18 milioni di euro: oltre ai 6 del personale sul Comune, 5 vengono tolti all’Aspal, 3 all’Amiu, 3 e mezzo all’Atm, e un milione e mezzo alla neonata Azienda speciale “Costruire insieme”
A pagare, insomma, sono sempre i lavoratori. I sindacati hanno anche avanzato altre critiche, ma di questo parleremo domani.
28 marzo 2013