Questa in sintesi è stata la manifestazione in difesa dell’ospedale di Valenza, che si è svolta sabato mattina ed ha visto la partecipazione, se non di molti cittadini (a causa del maltempo ), sicuramente dei rappresentanti delle istituzioni, di Valenza e di tutto il comprensorio interessato alla perdita dei suoi servizi sanitari.
Per il Comune di Valenza erano presenti il Sindaco, il Vice Sindaco , alcuni assessori nonché consiglieri di tutti i partiti. Erano presenti anche molti rappresentanti delle istituzioni . Stranamente assente l’Assessore ai Servizi sociali, Vanna Rivolta , tra coloro, invece, che più dovrebbero partecipare attivamente alle iniziative in difesa proprio dei servizi che operano per la salvaguardia della salute e del benessere dei propri concittadini. Non e’ la prima volta che l’assessore non partecipa ad eventi che riguardano direttamente i suoi ambiti di interesse (in difesa delle donne, per esempio con la sua defezione alla festa di Chiara Invernizzi), mancate presenze che, forse, nascondono qualcos’altro, magari differenti vedute politiche,scarsa propensione ad un diretto impegno per i cittadini o ad elaborare validi progetti, o forse no. Difficile capirlo, visto che, stranamente, a quanto ci risulta, l’assessore non si è mai preoccupata di rendere noto il suo pensiero o spiegare, ad esempio perché non è presente a certe manifestazioni come questa a difesa dell’ospedale, dove i servizi sociali (cioè il suo settore) è direttamente chiamato in causa.
Assenza di Rivolta, a parte, la manifestazione è stata molto sentita, soprattutto da parte degli amministratori comunali.
Il Sindaco Sergio Cassano, nel suo intervento, ha fatto rimarcare le difficoltà di un dialogo tra la Regione e gli enti locali colpiti dalla chiusura delle sedi ospedaliere ed ha promesso un sempre maggiore impegno per farsi ascoltare da chi ha i poteri decisionali in materia di Sanità.
Non basta evidentemente, colloquiare privatamente col Presidente della Regione, come hanno voluto fare certi esponenti politici valenzani, ma serve altro.
Serve un impegno continuo e diretto, a fianco di coloro che sono colpiti da scelte sbagliate ed anche schierarsi dalla parte dei cittadini prima che dei capi partito. Ma probabilmente non è questa l’ottica di chi non ha partecipato alla manifestazione insieme all’assessore ai servizi sociali. Di questo il comitato ed i cittadini hanno preso atto.
2 febbraio 2013