Il consumo medio di acqua per una normale persona varia 40 a 60 litri al giorno. I Sinti che abitano al Campo nomadi sono 110 quindi dovrebbero consumare al massimo 6.600 litri di acqua al giorno cioè 6 metri cubi e mezzo. Ebbene secondo i dati di un’interrogazione presentata dai due consiglieri della Lega Nord, Adriano Fracassi ed Andrea Golinelli in base alle ultime letture, in un periodo di 57 giorni sono stati consumati 20.157 metri cubi di acqua.
“Dopo quasi due anni – dicono i due consiglieri del Carroccio -siamo ancora costretti ad intervenire sulla questione del cosiddetto Campo Nomadi. In particolar modo, ci riferiamo al persistente problema del consumo anomalo dell’acqua, certificato, anche recentemente, da una comunicazione di Gestione Acqua al nostro Comune. A gennaio l’ammontare del debito scaduto per le utenze dell’acqua al campo nomadi era pari a 46.180 euro un importo decisamente elevato, dovuto ad un consumo definito “anomalo” dagli operatori, dal momento che avviene principalmente nelle ore notturne, quando cioè i prelievi di acqua dovrebbero essere al minimo.”
Cosa succede di notte al campo nomadi? Chi preleva l’acqua? E dive la porta? Sono queste le domande che aleggiano sulla vicenda, anche perché se si trattasse di una perdita nelle tubature il consumo sarebbe uniforme.
I due consiglieri comunali sono imbufaliti: “Vogliamo conoscere l’evolversi della situazione – dicono – vogliamo sapere a che punto è la riorganizzazione del Campo Nomadi, la quale prevede l’attribuzione delle bollette ai residenti del campo e non al Comune, ovvero ai Tortonesi; in questa interrogazione sono riportati i principali passaggi che abbiamo seguito in questi anni. Da due anni stiamo aspettando una riorganizzazione, basata sulla stipula di una convenzione ed un nuovo regolamento sull’utilizzo dell’area attrezzata. Ebbene, due anni ci sembrano troppi e fino ad ora non abbiamo avuto sentore di una chiara volontà di risolvere il problema.”
PERCHE’ I TORTONESI PAGANO L’IMU AL MASSIMO E I NOMADI NON PAGANO L’ACQUA?
“Come Consiglieri della Lega – concludono Fracassi e Golinelli – non riteniamo giusto chiedere sacrifici a nostri concittadini, mentre vengono tollerati sprechi di questo genere, soprattutto alla luce del fatto che questo conto salatissimo rischia di dover essere imputato al Comune, attualmente intestatario di quell’utenza e, di conseguenza, ai Tortonesi stessi. A nostro parere, questa risulta essere una vera e propria discriminazione verso le tante persone che puntualmente pagano le bollette e verso tutte le persone che in questo momento di forte crisi si trovano in difficoltà economiche. Chiediamo quindi alla Giunta di essere determinata a risolvere il problema in maniera definitiva, per una questione di rispetto ed equità, e auspichiamo una presa di posizione forte e decisa sul tema, testimoniata da un crono-programma che indichi le tempistiche precise che gli uffici competenti, veri responsabili della realizzazione dei provvedimenti, saranno tenuti a seguire rigorosamente. La pazienza è finita!”
La vicenda dell’acqua ai nomadi non è nuova era già stata sollevata diverse volte anche dal consigliere comunale Paolo Ronchetti, a cui avevano fatto seguito altri interventi di altri gruppi. L’assessore Laura Castellano aveva promesso di sistemare la situazione ma a quanto apre non c’è ancora riuscita.
14 febbraio 2013