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TORTONA: Blitz della Finanza in Comune. Chiesti documenti e fatture di ATM per indagine della Procura


I militari della Guardia di Finanza di Tortona sono entrati in Comune durante una riunione di Giunta ed hanno acquisto del materiale per un inchiesta aperta dall’Autorità Giudiziaria.

E’ accaduto mercoledì mattina, quando cinque finanzieri, su mandato della Procura della Repubblica di Tortona, si sono presentati negli uffici al primo piano ed hanno chiesto di poter conferire con il segretario comunale Alessandro Parodi, in quel momento impegnato in sala Giunta con il sindaco Massimo Berutti e con gli assessori.

La segretaria del sindaco si è recata da Parodi che è uscito dal locale insieme al primo cittadino, mentre nel frattempo ai cinque finanzieri se ne sono aggiunti altri tre. I militari hanno fatto presente lo scopo della visita che era quello di acquisire le fatture dell’Azienda Tortonese Multiservizi (ATM), sia quelle oggetto di un contenzioso tra il municipio a l’azienda stessa, sia quelle già pagate dal Comune.

Il segretario comunale ha accompagnato i militari presso l’apposito ufficio mentre ad assistere alla riunione di Giunta si è recato il vice segretario Sabrina Mancini.

Parodi ha messo a disposizione delle fiamme Gialle la documentazione ma, a quanto pare, si è trattato solo di una parte di quella (numerosa) richiesta dai militari, per cui la restante verrà successivamente trasmessa alla Finanza (la cui sede si trova a fianco del municipio) nei prossimi giorni.

In Comune è arrivato anche l’ultimo presidente dell’Azienda e attuale “liquidatore” Franco Timo.

Ulteriori particolari sulla “visita” dei finanziari non sono stati divulgati, ma l’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Tortona potrebbe avere preso il via da un esposto che il consigliere Comunale Paolo Ronchetti, nell’agosto 2011 aveva presentato alla stessa Guardia di Finanza e alla Corte dei Conti in merito proprio alla vicenda delle fatture oggetto di un contenzioso tra Atm e Comune.

Si tratta di fatture per oltre un milione di euro che l’Atm aveva presentato al Comune per il pagamento ma quest’ultimo non le ha riconosciute valide. La questione è attualmente oggetto di un arbitrato di cui però, non si è saputo più nulla.

 

 

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