Comune in dissesto, finanze allo sfascio, Bilancio da tagliare irrimediabilmente, ma soprattutto la “grana” dei lavoratori e delle Aziende partecipate.
Da quando è stata eletta, il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, non ha avuto un momento di pace: subito il problema di pagare gli stipendi di Amiu e Atm, perché mancavano i soldi e il Comune era inadempiente verso le società partecipare, perché non pagava quanto dovuto, poi il problema dei lavoratori del Teatro Regionale Alessandrino, a casa anche loro e senza prospettive, perché il teatro Comunale chissà se mai verrà riaperto; poi la mancanza di liquidità per pagare addirittura gli stipendi dei dipendenti comunali che si sono visti privare dei “buoni pasto” e degli straordinari; poi i lavoratori precari delle cooperative e adesso la “grana” dell’Aspal a cui potrebbe aggiungersi quella dell’ Azienda Speciale “Costruire Insieme”.
Sono oltre 600 i lavoratori delle Aziende Partecipate che abbiamo citato che sono in bilico. Impieghi che fino a qualche anno fa erano considerati “sicuri”e che adesso invece traballano.
Che dire? La crisi è sotto gli occhi di tutti e lo sa bene il Commercio, ma non solo.
Francamente non invidiamo il sindaco Rita Rossa sulle cui spalle pesano tutti questi problemi. E qui non si parla di aggiustare una strada o approvare un progetto, ma di questioni ben più serie legate alla vita delle famiglie, perché senza lavoro è impossibile vivere.
Ci auguriamo che Rita Rossa abbia scelto bene i suoi collaboratori e che possano aiutarla a prendere sempre le decisioni più giuste, ma soprattutto ci auguriamo che queste decisioni vadano sempre nella stessa direzione e cioè a favore delle famiglie e quando ci sia da scegliere non venga mai penalizzata la persona.
Non vorremmo essere al posto di Rita Rossa, ma visto che è stata lei a scegliere di candidarsi le auguriamo di ricordarsi che prima di essere sindaco lei è una mamma.
6 febbraio 2013