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LETTERE IN REDAZIONE: Vi spieghiamo perché noi riuscivamo a pagare gli stipendi dell’Aspal e Rita Rossa no

Visto che non lo si è ancora capito, tracciamo una sintetica descrizione delle entrate straordinarie e del fatto che l’attuale amministrazione- Rossa non ha incassato neppure un euro. E si continua con le bugie sui conti precedenti!

La sindaca Rossa non capisce o non vuole farlo. Perché nel nostro mandato potevamo permetterci servizi che oggi lei non può pagare? Semplicemente perché in meno di cinque anni abbiamo alienato beni immobili e immobilizzi finanziari, nonchè valorizzato beni e concessioni per 47 milioni di euro, che sono stati totalmente incassati. Non è vero che il Comune costasse 120 milioni e ne incassasse solo 93. Così è stato solo per il 2011, dopo la correzione fatta dalla Giunta-Rossa , che ha cancellato in un colpo 15 milioni in entrate della gara Iren (trovandoseli dunque non coperti sulle spese). Durante il triennio precedente le entrate straordinarie hanno ampiamente coperto le maggiori spese per garantire i servizi che oggi lei sopprime, mandando peraltro a casa i lavoratori.

Nei dieci mesi del suo mandato, invece, la sindaca non ha portato a casa e in cassa neppure un euro e ha rapidamente rinunciato ai 40 milioni in 20 anni della gara Amiu (di cui 15 da incassare immediatamente). E’ per questo che non può pagare i servizi come noi facevamo. Il debito è altra cosa.

Lei li chiama “processi di razionalizzazione”, ma si legga: liquidazioni, chiusure, licenziamenti (in Amiu ne sono già avvenuti una quarantina). A forza di inventare, nel disperato tentativo di darsi ragione da sola, ha anche parlato (ovviamente mai citandoci) di situazione precedente già “censurata politicamente, contabilmente e penalmente”. Sì, avete capito bene: censurati penalmente. E che vuol dire, visto che dobbiamo essere ancora rinviati a giudizio? Magari lo saremo, ma almeno parli dopo. Le sue bugie e le sue falsità sono invece state denunciate dal sottoscritto: questo è un fatto certo!

Ora anche il Presidente dell’Aspal, dimissionario, Mauro Rogna, entra nel tritacarne della sindaca. Pure lui ha colpa: quella imperdonabile di non riuscire a gestire i servizi senza un euro, così come le aveva il Prefetto, Monti, il Mininterno, la Banca di Legnano, a spot il Ministro Balduzzi, le forze politiche avverse, i lavoratori che protestano e vai con un elenco che non finisce più.

Sarebbe il caso di non sprecare più parole e mettersi a lavorare con qualche idea per la testa leggibile all’esterno. Tra l’altro la sindaca potrebbe riprendersi l’assessorato al Bilancio, mettendo alla porta l’assessore Bianchi, così dicono i rumors del Palazzo. Mah!?

Intanto le facciamo gli auguri per il ritrovamento della sua borsetta, che se continua così sarà come minimo stata rubata da Al-Qaeda. Ah, quando una borsetta fu rubata in Consiglio Comunale all’assessore Ulandi, nessun alto funzionario dell’AMIU si mise a cercarla per cassonetti con la pettorina arancione di servizio.

Piercarlo Fabbio



 5 febbraio 2013

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