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LETTERE IN REDAZIONE: I lavoratori Aspal cornuti e mazziati?

USB, essendo equidistante da “destri e sinistri”, comprende lo stato confusionale in cui versano i lavoratori e l’angoscia che li attanaglia, in quanto tenuti volutamente all’oscuro da parte dei loro rappresentanti sindacali e dal governo locale loro amico. Ieri a fiaccolare e manifestare insieme, oggi a distanza di pochi giorni, scioperi e occupazioni contro l’operato o meglio la mancanza di progettualità della giunta.

USB, in tempi non sospetti, aveva previsto, purtroppo, l’incapacità gestionale e si era mossa preventivamente, cercando di coinvolgere con assemblee tutti i lavoratori degli enti che oggi sono sofferenti, al fine di organizzare un fronte unico contro il crollo annunciato e di cui oggi si cominciano a vedere i risultati,…. e non è finita!

Purtroppo, altre organizzazioni sindacali hanno fatto di tutto per convincere i lavoratori del fatto che fossimo degli allarmisti, dei disfattisti, che solo loro sarebbero stati i salvatori del mondo!

Bene, oggi assistiamo ad un repentino dietro front, ci hanno inseguiti ed emulati con scioperi e manifestazioni e addirittura si sono appropriati della nostra richiesta di dimissioni del sindaco, che ricordiamo essere loro amico.

Tutto questo ha dell’incredibile, vien da pensare che i sindacati concertativi di punto in bianco si siano risvegliati rivoluzionari.

Nulla di tutto questo, e lo si evince anche da una delibera la n° 67/343 del 9 agosto 2012 avente come oggetto una mozione in cui veniva chiesto alla giunta e al sindaco di chiarire alcuni aspetti sulla posizione di tutto il personale di ASPAL e sostanzialmente di metterla in liquidazione e quali provvedimenti adottare per far transitare il personale dall’Ente all’azienda speciale attraverso l’istituto del comando o distacco funzionale, ovviamente RESPINTA.

Pertanto l’attuale maggioranza del consiglio comunale, in cui sono presenti rappresentanti dei lavoratori (cgil), HA BOCCIATO LA MOZIONE. Questo, non essendo stato presentato un percorso alternativo, ha sostanzialmente collocato in posizione critica circa 50 lavoratori.

Si comprende, a questo punto, come la maggioranza di cui fanno parte due esponenti della “sinistra” si sia dimenticata di elaborare un progetto in cui si pensasse principalmente al futuro dei dipendenti e sostanzialmente a mettere anche in bilancio le spese per gli stipendi di questi ultimi.

Conclusione: lavoratori ASPAL cornuti e mazziati. Maggioranza e sindacati erano a conoscenza di dover abbandonare i lavoratori al loro triste destino, ma pur sapendolo, non si sono fatti scrupolo nel coinvolgere queste persone nello sciopero del 26 ottobre e nella patetica fiaccolata farsa, tutto richiesto ed ordinato dal Sindaco. Oggi hanno occupato le sedi ASPAL, ma non sarebbe stato meglio opporsi in consiglio all’epoca della messa in liquidazione dell’Azienda, situazione questa, che non avrebbe garantito un futuro lavorativo ai dipendenti?

Per la Federazione USB Giovanni Maccarino


17 febbraio 2013

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