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L’Asl ha incontrato i sindaci delle 7 città e ha confermato tutti i tagli agli ospedali. Nessun spiraglio di trattativa?

Non è cambiato nulla rispetto a quanto si sapeva e a quanto pare non c’è alcuna possibilità di apportare sostanziali modifiche al Piano Sanitario. Questo è emerso dagli “spifferi” usciti dalla riunione che si è tenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì tra il direttore Generale dell’Asl Paolo Marforio con i sindaci dei sette Comuni centro zona della provincia ed i sindaci dei Distretti sanitari. Presenti una dozzina di amministratori oltre al direttore sanitario dell’Asl Stefano Manfredi e al direttore sanitario Francesco Ricagni.

E’ presentato il Piano sanitario che prevede l’accorpamento degli ospedali e che, a quanto pare, entra un po’ più nel dettaglio per alcuni interventi rispetto alle scarse indicazioni degli ultimi tempi.

Dettaglia che però sono stati resi noti solo ai sindaci, con la specifica avvertenza di non divulgarli agli organi di informazione perché non ancora definitivi.

I sindaci ora dovranno valutare il documento e poi incontreranno nuovamente la direzione dell’Asl per un secondo appuntamento.. I primi cittadini di Novi Ligure e Tortona hanno chiesto un incontro riservato ai due ospedali che verranno fusi in un’unica struttura.

Poche le novità emerse e tutte negative:la pediatria rimarrà a Tortona mentre Ostetricia e Ginecologia nonché punto nascite verranno trasferite a Novi Ligure. L’ospedale di Valenza verrà chiuso e riconvertito in poliambulatorio e a quanto pare verrà chiusa anche la chirurgia ad Ovada.

“E’ stata solo un illustrazione del Piano – ha commentato il sindaco di Tortona Massimo Berutti – e non c’è stato margine di intervento. Anche se questo non è ancora il Piano definitivo ho tuttora forti dubbi che rimarcherò in ogni occasione. Questo Piano non è in sintonia con la mia idea di tutela dell’ospedale di Tortona e non tiene in considerazione le eccellenze del nostro nosocomio.”

 6 febbraio 2013

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