Il Comune di Alessandria attraverso le sue due società partecipate Aspal e Tra, che gestiscono la stagione teatrale, è stato costretto ad annullare diversi spettacoli per mancanza di pubblico. Così sono stati costretti a fare anche alcuni privati. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il musical “Biancaneve” per il quale erano stati venduti solo trenta biglietti.
Che cosa sta succedendo?
E’ la logica che si pongono in molti, se una stagione teatrale, che ad Alessandria è andata sempre molto bene, sta rischiando di naufragare in malo modo.
Proviamo a fare alcune ipotesi.
Mancanza del Teatro Comunale dove gli alessandrini erano abituati a partecipare agli spettacoli? Forse, ma sono tre anni che la stagione non viene più allestita al Comunale ed è la prima volta che capitano così tante defezioni.
Scarsa qualità degli spettacoli in cartellone? Difficile crederlo, visto gli esperti che hanno realizzato la stagione scegliendo gli spettacoli.
Paga la situazione in cui si trovano le due società partecipate vicine alla chiusura? Non ci sentiremmo di escluderlo, ma non crediamo possa essere la motivazione principale.
Eccessivo costo dei biglietti rispetto ad altre stagioni limitrofe? Non sapremmo dirlo.
Crisi generale del teatro visto che a Casale la stagione non c’è e a Novi si svolge in un piccolo teatro? Se così fosse ci sarebbe crisi anche a Tortona dove invece gli spettatori sono aumentati e semmai la mancanza di stagioni teatrali nelle città vicine dovrebbe richiamare più spettatori ad Alessandria.
Crisi generale che ha ridotto il budget delle gente per il divertimento? Forse, ma chi andava a teatro erano spesso le persone ricche che non soffrono certamente della crisi.
E allora perché questa situazione?
E’ la domanda che rivolgiamo a chi gestisce la stagione teatrale: avete fatto delle ipotesi? Avete cercato di capire perché la gente non va più a teatro? Sarebbe bello poter avere una risposta.
17 febbraio 2013