Da mesi, ormai, la Regione Piemonte e l’Asl di Alessandria stanno lavorando quasi in maniera segreta e sotterranea all’integrazione dei due ospedali di Tortona e Novi Ligure, in un’unica struttura, così come previsto dal Piano Sanitario Regionale approvato quasi un anno fa.
Più volte le amministrazioni comunali di Tortona e Novi Ligure hanno chiesto incontri, sollecitato interventi e domandato sia all’assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino, sia al Direttore generale dell’Asl Paolo Marforio, di conoscere le decisioni che stanno per essere prese e di essere coinvolti sulle scelte da effettuare; i due enti, però,a quanto pare, sono rimasti sempre sordi a queste richieste.
I dirigenti sanitari da mesi lavorano all’integrazione dell’ospedale “San Giacomo” e del “Santi Antonio e Margherita” coinvolgendo i primari in quello che è un Piano di integrazione delle strutture sanitarie e solo a tratti è trapelato qualcosa: neanche gli stessi medici, infatti, hanno avuto il permesso di comunicare o lasciar filtrare indiscrezioni.
Un atteggiamento, questo, che non possiamo che condannare: la mancata trasparenza, specie in un ente pubblico, è quello che di peggio possa esserci, soprattutto in un settore così delicato come la Sanità pubblica.
Non trova, , alcuna giustificazione valida questo tenere segrete le decisioni, questo mancato coinvolgimento della popolazione che è giustamente preoccupata del futuro che l’attende.
I sindaci hanno cercato di smuovere qualcosa e a quanto pare lunedì 21 gennaio, Marforio incontrerà una delegazione di primi cittadini, ma i tempi ed i modi, e soprattutto la scelta di presentarsi in pubblico fra una settimana a Tortona, inducono a pensare che ogni decisione sull’integrazione dei due nosocomi, sia già stata presa e questi saranno soltanto incontri per informare la gente, senza alcuna possibilità di poter incidere sulle scelte.
2o gennaio 2013