Concludiamo l’esame dei rilievi effettuati dalla Corte dei Conti di Torino nei confronti del Comune di Tortona con un dato che deve indurre alla riflessione e riguarda le spese per il personale che, secondo quanto riportato nella lettera ricevuta in municipio inviata dalla Corte dei Conti al sindaco, sono un parametro anomalo.

Dal prospetto evidenziato dall’Organo di controllo regionale, infatti, si evince che le spese complessive per il personale sono passate da 7 milioni 832 mila euro del 2010 a 9 milioni 603 mila con un incremento, in un solo anno, di ben 1 milione 771 mila euro pari al 22,6% in più.

Un andamento che – da come si e capisce dai dati – è ascrivibile al personale di “Gestione Ambiente” la neonata società per la raccolta dei rifiuti.

Appare francamente difficile, però, comprendeere come si possa stanziare ben 1 milione 723 mila euro per questa società se la raccolta dei rifiuti è sempre stata fatta dall’Asmt e il personale affidato a Gestione Ambiente altro non dovrebbe essere che quello dell’Asmt. Inafatti, non risultano effettuate cospicue assunzioni e se ci sono state Comune o Asmt non ne hanno dato conto.

Misteri della contabilità comunale.

 

I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI

Conforta il fatto che non siamo soltanto noi, comuni giornalisti e comuni mortali, ad avere perplessità al riguardo, ma lo è soprattutto la Corte dei Conti, che “bacchetta” il Comune di Tortona,

“L’andamento della spese del personale dell’ente – scrive la Corte dei Conti al sindaco Massimo Berutti – negli ultimi esercizi si presenta anomalo. Dall’esame dei dati emerge che il Comune di Tortona ha ridotto le spese di personale tra l’esercizio 2011 ed il 2012, come previsto dalle norme, tuttavia tale riduzione non si riscontra tra l’esercizio 2010 ed il 2011, dove invece si rileva un cospicuo aumento di spese ascrivibile sostanzialmente al personale della società SRT e della Società Gestione Ambiente. Considerato che la norma prevede limiti di spesa precisi – conclude la Corte dei Conti – e sanzioni in caso di inadempimento, e che il raffronto tra gli anni presi in considerazione deve avvenire sulla base di componenti omogenei, occorre che il Comune precisi le ragioni dell’inserimento delle suddette voci all’interno delle spese di personale.”

La Corte dei Conti, insomma, solleva gli stessi dubbi che sono apparsi a noi profani.

Non sappiamo cosa il Comune risponderà all’ Organo di Controllo Regionale, ma certamente i rilievi sollevati sono tanti e tali da mettere in apprensione chiunque.

Sarebbe bello che il Comune di Tortona spiegasse ai cittadini, una volta per tutte e in maniera semplice e non con una marea di dati spesso indecifrabili, se il Comune sia veramente a posto, invece che minimizzare i contenuti della lettera della Corte dei Conti, i cui rilievi, per certi versi, sono molto simili a quelli che la stessa Corte aveva rivolto, la scorsa primavera, all’ex sindaco Piercarlo Fabbio e al Comune di Alessandria.

Lo diciamo a ragion veduta, visto che abbiamo letto, a suo tempo, quella lettera, e la cosa ci preoccupa non poco, visto cos’è successo nel capoluogo provinciale.

Anche ad Alessandria avevano minimizzato e sappiamo tutti, leggendo le colonne di questo giornale, cos’è successo e cosa continua ad accadere.

 4 dicembre 2012