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TORTONA: Il Comune dice NO all’utilizzo della cava Casone per il Terzo Valico. Servirà?

Il Comune di Tortona si oppone all’utilizzo della cava in località Cascina Casone – Tortona, in quanto adiacente alla frazione Rivalta Scrivia, per le conseguenti ricadute sia in termini di traffico che di inquinamento da polveri.

“A tale proposito – dice l’assessore all’Ambiente Daniele Calore – abbiamo ritenuto opportuno evidenziare l’inadeguatezza del sito della cava proposta ma anche avanzare diverse perplessità sull’utilizzo che i cantieri del terzo valico potrebbero avere sul territorio. La cava Casoni ad esempio, andrebbe ad insistere su di una superficie estrattiva pari a 337.000 mq ascritta per gran parte in zona agricola a buona produttività. Mentre per le altre cave abbiamo presentano un dettagliato rapporto.”

 

LA SITUAZIONE DI TORTONA

In data 21 dicembre presso la Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica della Regione Piemonte è stata presentato l’elaborato di aggiornamento del Piano di reperimento dei materiali per il Terzo Valico la tratta piemontese ed avviata la procedura di Conferenza dei Servizi per il suo esame e conseguente approvazione.

L’assessore all’Ambiente del Comune Daniele Calore

 

 

“L’aggiornamento del Piano a suo tempo prodotto nell’ambito del progetto generale approvato in linea tecnica il 29 marzo 2006, con delibera CIPE – aggiunge Calore – è dovuto alla necessità di attualizzare il progetto definitivo con il recepimento delle prescrizioni imposte all’atto della sua approvazione, tenuto conto al contempo delle modifiche nel frattempo intervenute sul territorio e più specificatamente di quelle riguardanti i previsti siti di deposito. L’attuale elaborato prevede, di interesse diretto del Comune di Tortona e per ciò che concerne le aree di reperimento del materiale litoide, l’inserimento di una nuova cava apri/chiudi in località Cascina Casone, nella frazione di Rivalta Scrivia, per una volumetria pari a circa 1.779.000 metri cubi (area indicata quale sito di riserva corrispondente al fabbisogno netto progettuale pari a mc. 1.778.857). per la quale abbiamo avanzato perplessità”

Per quanto attiene invece alle aree previste per il conferimento del materiale di scavo, computato per il territorio piemontese in una quantità pari mc. 6.912.105,00, il Comune di Tortona si vede interessato per le seguenti località:

– 1) CASTELLO ARMELLINO per mc.1.500.000 (scelta comparativa in relazione a siti analoghi)

– 2) CASTELLO BOLLO per mc. 416.000 (coltivazione estrattiva post 2004)

– 3) CASTELLOTTO 1 per mc. 340.000 (sito previsto da Piano 2004)

– 4) CASTELLOTTO 2 per mc. 270.000 (sito indicato “svincolo autostradale” e previsto in Piano 2004)

– 5) Cascina MONTEMERLA per 2.200.000 metri cubi

– 6) MONTERUCCO per mc.90.000 (sito di riserva)

“Fermo restando le ulteriori indicazioni che potranno emergere da una più approfondita analisi tecnica in sede di Conferenza dei Servizi – conclude Calore – come Amministrazione Comunale abbiamo già sottolineato la carenza di precisi dati e riferimenti sugli impatti indotti da cantieri e depositi, sia per quanto attiene le possibili criticità legate alla viabilità vera e propria, in quanto andrà ad interessare per gran parte la Provinciale 211 della Lomellina, sia per ciò che concerne le ricadute in campo ambientale ad essa correlate. Relativamente agli aspetti procedurali si reputa inoltre utile ricordare che il Piano oggi in esame riveste carattere di pianificazione e quindi rimanda a successive specifiche procedure amministrative, relative ai singoli siti, da avviare presso le autorità competenti (Regione e/o Province), ad avvenuta sua approvazione in linea generale. Sulla base di tali valutazioni, sono state evidenziate, in sede di prima analisi, la carenza di precisi dati e riferimenti sugli impatti indotti dalla logistica, sia per quanto attiene alle possibili criticità legate alla viabilità vera e propria, in quanto andrà ad interessare per gran parte la Provinciale 211 della Lomellina, sia per ciò che concerne le ricadute in campo ambientale ad essa correlate. É stata condivisa pertanto la necessità, peraltro già emersa in sede di Conferenza dei Servizi, di acquisire specifico ed adeguato Piano viabilistico che attenga a tali aspetti, così che possano essere debitamente valutati, preventivamente all’espressione di un parere esaustivo sull’elaborato in esame.”

30 dicembre 2012

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