Arriva la pronuncia della Corte dei Conti sui rilievi contestati al Comune di Tortona e su possibili irregolarità contabili rilevate nelle precedenti missive ed è pesantissima. La Corte, infatti, ha deciso di informare la Procura sulla grave situazione che riguarderebbe il Comune.
Diverse le presunte irregolarità rilevate, ma la più grave riguarda senza dubbio i rapporti con l’Azienda Tortonese Multiservizi (ATM) sui quali ci soffermiamo in questo articolo, rimandando ogni approfondimento sugli altri rilievi ai giorni successivi.
Oggetto del contendere sono le fatture per oltre un milione 170 mila euro emesse da ATM e contestate dal Comune di Tortona, attualmente oggetto di un contenzioso che verrà definito tramite un arbitrato.
Si tratta di dati contabili che non sono stati inseriti in Bilancio e che quindi in caso di esito negativo dell’arbitrato in corso, andrebbero ad incidere non poco sulle casse comunali.
IL COMUNE DOVEVA AGIRE PRIMA
Una delle cause che ha spinto la Corte dei Conti ad indagare il Comune di Tortona, dal punto di vista contabile, è dettata dal fatto che lo stesso Comune detiene il 93,77% di ATM e la società aveva praticamente come unico cliente proprio il Comune di Tortona per il quale eseguiva numerosi servizi.
Secondo la Corte dei Conti “suscita forti perplessità che possa essere sorto un contenzioso per forniture contestate. Infatti, in base ai principi del controllo analogo, il Comune avrebbe dovuto esaminare la gestione in modo accurato e continuo e rilevare l’esistenza di fatture e forniture di servizi, prima che si arrivasse all’importo di un milione 170 mila 654 euro.”
Secondo la Corte dei Conti risulta incomprensibile che il Comune non sia intervenuto prima per risolvere la contestazione di un importo che, a seconda dell’esito dell’arbitrato, potrebbe aggravare la situazione della società ATM di per sé già precaria, o aggravare ulteriormente il disavanzo del Comune.
La Corte dei Conti accusa il Comune di Tortona per “l’assenza di azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori che hanno gestito la società negli ultimi anni e l’assenza di segnalazioni di danno erariale alla Procura della Corte dei Conti in relazione all’attività degli amministratori e dirigenti che avevano la responsabilità di curare i compiti e le verifiche relative alla gestione della Società ATM.”
Proprio per queste gravi assenze, la Corte dei Conti ha deciso di trasmettere la documentazione alla Procura che valuterà se avviare un processo contabile nei confronti degli amministratori Comunali Tortonesi.
LA RISPOSTA DEL SINDACO
Lapidaria, al riguardo, la risposta del sindaco: “Abbiamo ritenuto di attivare l’arbitrato perché volevamo fare chiarezza su queste fatture e andare a fondo di questa vicenda – commenta Massimo Berutti -. Se anche la Corte dei Conti ritiene di dover informare la Procura regionale, vuol dire che, finalmente, sarà fatta ulteriore chiarezza”.
Chiarezza è quella che si attendono soprattutto i tortonesi che non sanno più a chi credere: da una parte la Corte dei Conti che continua ad effettuare rilievi su rilievi fino ad arrivare ad interessare la Procura, dall’altra il sindaco che continua a fornire rassicurazioni sul fatto che la situazione contabile è a posto, che sono stati venduti gli immobili, che la lotta all’evasione funziona e via di seguito.
Ma chi ha ragione? Il sindaco o la Corte dei Conti?
La situazione che si sta verificando a Tortona è molti simile all’iter a suo tempo intrapreso per il Comune di Alessandria poi finito in dissesto; la speranza di tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Tortona è che il finale sia diverso.
Angelo Bottiroli
27 dicembre 2012