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TORTONA-ALESSANDRIA: Possibile fusione tra Farmal e Farmacom per la gestione delle farmacie

Arriva una soluzione per risolvere l’illegittimità di Farmacom, la società che gestisce le farmacie comunali: l’amministratore unico di Farmacom, Cesare Rossini, nel corso del Consiglio di Amministrazione di Farm.Al. la società che gestisce le farmacie di Alessandria, ha illustrato l’opportunità di procedere alla fusione delle due società.

Farmacom S.r.l. è stata costituita nel 2009 per gestire le due farmacie comunali tortonesi e ha 12 dipendenti, mentre Farm.Al. S.r.l. gestisce le sei farmacie di Alessandria più una parafarmacia e ha 42 dipendenti. Sarebbe la prima società a livello nazionale nata da un’unione di questo genere, con 60 dipendenti ed un giro d’affari di circa 15 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione di Farmal, ascoltata la relazione di Rossini, ha manifestato il proprio interesse affinchè vengano approfondite tutte le opportunità che possono derivare da questo progetto al fine di promuoverle alle assemblee dei soci, e ha affidato all’avvocato Rossini il mandato di predisporre un progetto di fusione.

“Si tratta di un’operazione a mio avviso fattibile – dice Rossini – una fusione fra due società a responsabilità limitata. L’operazione di fusione dovrà favorire, da un lato il mantenimento della titolarità delle licenze di vendita del farmaco in proprietà dei rispettivi Comuni e dall’altro la salvaguardia dell’attuale livello occupazione. Si tratterebbe di un’operazione in grado di creare una realtà solida sul territorio provinciale ed un concreto esempio di gestione di un servizio pubblico che sta attraversando un momento di assoluta criticità. Nei prossimi giorni predisporrò un progetto di fusione che sottoporrò al Consiglio di Amministrazione di Farm.Al che se verrà accolto verrà successivamente portato all’approvazione delle rispettive assemblee dei soci.”

 

MA E’ LECITA UNA SIMILE OPERAZIONE?

L’operazione, però, per il consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Paolo Ronchetti, non si può fare: “Non è possibile – dice Ronchetti – fondere una società a capitale pubblico come Farmacom con una a capitale privato come fare.Al dove il comune di Alessandria ha solo una quota privata, vorrei sapere cosa ne pensano i revisori dei conti.”

Preoccupato per il futuro di Farmacom e dei livelli occupazionali Michele Muliere di Femca Cisl: «Ci si inventano operazioni per lo meno ardite – dice -, la soluzione a Farmacom rischia ancora una volta di non essere trovata». «In questa fase – replica l’avvocato Rossini – è già importante aver trovato un soggetto disposto a studiare un progetto di fusione e in quest’ambito si valuteranno la legittimità di farlo e l’opportunità sotto tutti i punti di vista».

Sabato 29 dicembre le Organizzazioni sindacali insieme ad una delegazione dei lavoratori della Farmacom sono stati ricevuti da Cesare Rossini, per la presentazione del progetto relativo alla risoluzione della illegittimità di Farmacom.

“Abbiamo condiviso già in questi mesi – dice Maura Settimo della Uil – un percorso di rivalutazione delle farmacie comunali e abbiamo accolto in maniera positiva la possibile risoluzione ad un problema che poteva mettere a rischio l’intera società e i posti di lavoro. Per quanto ci riguarda è necessario comunque approfondire ciò che è stato esposto e valutare le ripercussioni sulla società e pertanto si terranno nei prossimi giorni assemblee con i lavoratori e incontri per avere maggiori chiarimenti tecnici e soprattutto per essere parte attiva del progetto. Il nostro obiettivo è quello del mantenimento di tutti i posti di lavoro e delle posizioni acquisite e di crescita della società.”

 29 dicembre 2012

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