Abbiamo atteso che probabilmente tutti gli appassionati della saga di Twilight avessero visto il film prima di fare recensione perché con ogni probabilità molti non condivideranno quello che traspare già dal titolo dell’articolo e cioè “Breaking Dawn – Parte 2” di vampirismo inteso come persone dai denti aguzzi che succhiano il sangue, ha ben poco.
La bellezza della saga di Twilight oltre agli splendidi paesaggi e a una certa suspence apprezzata soprattutto nel primo dei film, è proprio il rapporto di amore che lega tutte le coppie di vampiri.
Un legame eterno che tutti vorrebbero trovare, indissolubile. Chi ama, lo fa per sempre e non solo per la vita terrena ma per l’eternità ed è anche per questo, con ogni probabilità che la saga ha avuto successo.
Avendo letto il libro ero curioso di sapere come avrebbero reso questa seconda parte interessante dal punto di vista dell’azione, in quanto il libro è molto descrittivo e basato in gran parete sulle sensazioni di Bella, la protaginista, che qui, ovviamente non vengono prese in grande considerazione, ma l’espediente che ha avuto il regista è stato geniale perché rende più vibrante e molto più spettacolare il film senza stravolgere la trama.
Un plauso a tutti, ma soprattutto un plauso all’attrice principale Kristen Stewart. Qualcuno l’ha criticata asserendo che non è bella e non sa neppure recitare: se calcoliamo che a solo 22 anni, invece, credo sia stata molto brava e soprattutto espressiva.
Il film è da vedere e non solo dagli appassionati della saga di Twilight: la bellezza dei paesaggi, l’espressività dei protagonisti, ma soprattutto la forza dell’amore che trasuda in ogni fotogramma, lo rendono un film godibile, la giusta conclusione di una saga che non potrà certo essere paragonata a quella di Harry Potter, del Signore degli Anelli, di Star Wars o di Matrix, ma che ha un suo fascino tutto particolare.
8 dicembre 2012