L’assemblea dei soci di ASPAL convocata per lunedì mattina, è stata rinviata per impedimenti tecnici segnalati dal collegio sindacale.
Nonostante queste difficoltà fossero state già evidenziate dai sindaci nel corso dell’ultimo Consiglio di Amministrazione, il presidente del CDA ha ugualmente deciso di convocare l’assemblea.
L’assessore alla Sostenibilità Economica, Pietro Bianchi, anche alla luce di quanto emerso durante la riunione, a questo punto informale, ha chiesto ufficialmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio dei Sindaci di ASPAL di riconvocare l’Assemblea dei Soci entro il 15 gennaio prossimo e di accertare nel frattempo se si siano verificate cause di scioglimento della società e ha ricordato che, se così fosse, è preciso obbligo dell’organo amministrativo e di quello di controllo di procedere come previsto dal Codice Civile.
“Ricordo a tutti – ha dichiarato l’assessore Bianchi – che la politica di tenere nascoste eventuali problematiche nei bilanci delle società oltre a non essere contemplata dalla legge, non fa altro che aggravare la situazione problematica e ciò a discapito dei lavoratori e dei fornitori delle aziende. Le situazioni patrimoniali e contabili delle società devono rappresentare in modo veritiero e corretto la realtà. Buttare la palla avanti non fa altro che aggravare i dissesti e rendere inefficaci i tentativi di porre rimedio a situazioni già gravi”.
Intanto il Consiglio di Amministrazione di AMIU, presieduto da Enrico Roncati, ha accertato, venerdì scorso, che la società si trova in stato di scioglimento e, pertanto, ha provveduto ad effettuare le comunicazioni di legge e a convocare l’assemblea dei soci per il 12 gennaio prossimo con all’ordine del giorno la nomina dei liquidatori.
“La messa in liquidazione delle società – ha commentato l’assessore Pietro Bianchi – non cambia la situazione immediata dei dipendenti di queste aziende, che potrà essere modificata solo se si riuscirà (e qui l’impegno è affidato soprattutto agli organi gestori delle aziende), ad intraprendere un circolo virtuoso di ottimizzazione e di razionalizzazione dei costi, di risparmio e di raggiungimento della maggiore efficienza operativa possibile. Il tutto nel rispetto del servizio che devono prestare e nella massima tutela possibile dei lavoratori”.
Rimangono aperti a questo punto alcuni grossi interrogativi: chi gestirà, al posto dell’Amiu il servizio di raccolta rifiuti e la pulizia delle strade? E l’Aspal? Se si scioglie chi gestirà la stagione teatrale, i musi, ludoteca ed altri servizi come l’Informagiovani?
La risposta a Rita Rossa.
18 dicembre 2012