Da gennaio i matrimoni civili potranno essere celebrati anche presso il Foyer del Teatro civico, ma l’affitto di questa sala costerà oltre 200 euro, cioè quattro volte il costo di un normale matrimonio celebrato oggi in municipio, che è di 51,65 euro. Tortona, così, diventerà la seconda città più cara della provincia per chi sceglie di sposarsi con rito civile.
Il Comune, infatti, ha deciso di predisporre un nuovo regolamento per la celebrazione dei matrimoni che non prevede solo l’adeguamento delle tariffe, ma anche la possibilità, per chi lo desidera, di celebrare il matrimonio nell’ottocentesca ex sala del consiglio comunale, oggi Foyer del Teatro Civico.
Il regolamento, che sarà presto sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale, prevede che dal 1° gennaio 2013 scatti l’adeguamento delle tariffe.
Da gennaio sarà possibile sposarsi in Sala Giunta che ha una capienza di 20 persone al costo di 55 euro (65 per i non residenti) o in Sala Romita che ha una capienza di circa 100 persone al costo di 65 euro (75 per i non residenti) tutti i sabato dalle 9,30 alle 12 oppure il lunedì e giovedì pomeriggio dalle 16 alle 17,30.
Sarà possibile anche sposarsi nel Foyer del Teatro Civico, che ha una capienza di circa 150 persone ogni primo sabato del mese dalle 10,30 alle 12 e ogni primo giovedì del mese dalle 16 alle 18,30, ma chi sceglie questa soluzione dovrà pagare 205 euro (265 per i non residenti).
Il matrimonio sarà completamente gratuito, invece per chi sceglie di celebrarlo allo sportello dello Stato Civile durante l’orario d’ufficio.
Il matrimonio va prenotato almeno un mese prima dell’evento. Non è possibile sposarsi nei seguenti giorni: 1 e 6 gennaio, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, 15 agosto, 29 agosto, a Santa Croce, il 1° novembre, l’8 dicembre, dal 24 al 26 dicembre e il 31 dicembre, oltre al lunedì di Pasqua e durante le consultazioni elettorali.
QUANTO COSTA SPOSARSI NELLE ALTRE CITTA’
Con questo nuovo regolamento Tortona diventa la seconda città più cara della provincia per quanto riguarda il costo del matrimonio civile.
Il primo posto va a Novi Ligure, dove sposarsi presso l’Auditorium della Biblioteca Civica (un ex chiesa sconsacrata) costa 450 euro (700 per i non residenti), mentre chi decide di sposarsi presso la sala di rappresentanza del Comune in via Giacometti può farlo gratis senza spendere un centesimo da lunedì a sabato mattina mentre se sceglie di farlo il pomeriggio, spende 100 euro.Chi decide di sposarsi la domenica invece ne paga 150.
Queste invece le tariffe negli altri comuni centro zona della provincia.
Acqui Terme: i matrimoni che vengono celebrati nella sala d’epoca e costa 200 euro (300 per i non residenti); quelli nella sala Giunta (solo sposi e testimoni) invece sono gratis.
Valenza: Si paga dal 2008, prima era gratis. Il matrimonio nella chiesa sconsacrata di san Bartolomeo costa 200 euro, nella sala giunta, invece, il lunedì è gratis, da martedì a venerdì costa 100 euro mentre il sabato e la domenica mattina costa 150 euro.
Alessandria: fino al 31 dicembre sposarsi non costa nulla, è gratis per tutti sia nella sala Giunta sia a Villa Guerci in via Faà di bruno. Dal 1° gennaio costerà 50 euro a Villa Guerci dove le nozze possono essere celebrate nel fine settimana, mentre in municipio (dove ci si può sposare solo giovedì pomeriggio) pagheranno 50 euro solo i non residenti.
Ci si sposa completamente gratis senza spendere nulla, invece, a Casale Monferrato e ad Ovada.
15 novembre 2012