Il Governo porterà il decreto Ilva venerdì in Consiglio dei ministri. Lo conferma Mario Monti, dal tavolo di Palazzo Chigi, nel tardo pomeriggio di giovedì 29 novembre.
Monti ha sottolineato la necessità di agire “in tempi brevissimi” e ha confermato che lo strumento che il governo utilizzerà sarà quello del decreto. La questione Ilva è drammatica non solo per lo stabilimento di Taranto ma per Genova e, da noi, Novi. Una città, Novi, che sta attraversando un momento drammatico, stretta tra le preoccupazioni dell’Ilva e quelle dell’ospedale “S.Giacomo”.
Ed Ilva e sanità si sono drammaticamente intrecciati ne Consiglio Comunale svoltosi a Novi e che si è concluso con l’approvazione dell’assestamento di bilancio del Comune. Lo stabilimento di Novi avrebbe scorte da lavorare per due settimane. Questo in seguito all’intervento del Gip di Taranto che ha disposto il sequestro di tutto il prodotto finito presente sulle banchine del porto di Taranto utilizzate dall’Ilva e che doveva essere portato ad altri stabilimenti del gruppo per la necessaria lavorazione.
Prodotto finito che non potrà più essere commercializzato in quanto, secondo il Gip, l’Ilva avrebbe violato le prescrizioni del sequestro, adottato dall’Autorità Giudiziaria nel luglio scorso sugli impianti a caldo e che non ne prevedevano l’utilizzo a fini produttivi. In seguito l’azienda ha comunicato che, vista l’impossibilità di commercializzazione di questi prodotti, ci sarà la cessazione dell’attività di tutti gli stabilimenti del gruppo che dipendono dalle forniture dello stabilimento di Taranto. Fra cui Novi.
IL SINDACO ROBBIANO SULL’ILVA
“Un provvedimento di gravità estrema”, lo ha definito il sindaco Lorenzo Robbiano. Viva preoccupazione è stata espressa da tutte le forze politiche presenti con la richiesta di indire un Consiglio Comunale aperto e con l’approvazione di una lettera da inviare al Premier Mario Monti. Con la speranza che l’intervento del Governo sortisca gli effetti sperati. In caso contrario, nella mattinata di martedì, i sindaci di Novi e di Raccognigi hanno concordato che si terrà una riunione dei Sindaci delle città in cui hanno sede gli stabilimenti Ilva. Comunque venerdì dovrebbe essere approvato il decreto per l’Ilva che dovrebbe porsi l’obiettivo della protezione della salute degli abitanti di Taranto e la difesa di migliaia di posti di lavoro senza i quali il quadro sociale può diventare drammatico”. Il decreto dovrebbe rifarsi all’Autorizzazione Integrata Ambientale, già rilasciata il 26 ottobre all’Ilva ed ai principi in essa contenuti. L’Autorizzazione Integrata ambientale di fatto già autorizza la fabbrica alla prosecuzione dell’attività. L’ultima bozza del decreto in fase di stesura a Palazzo Chigi prevederebbe tra l’altro, la vigilanza di un garante sull’attuazione del provvedimento, assistito da un comitato di lavoratori dello stabilimento e la perdita di efficacia di tutti i provvedimenti di sequestro incompatibili con l’Autorizzazione integrata ambientale.
Maurizio Priano
29 novembre 2012