“Un consiglio comunale al quale-afferma l’assessore Felicia Broda-ha assicurato la sua presenza il direttore generale dell’Asl Al Paolo Marforio, sempre che il piano sanitario regionale per quella data sia definito.”
Ed ecco infatti il punto, da circa un anno si discute del piano sanitario regionale ma ancora non ci sono indicazioni concrete sull’organizzazione degli ospedali, aldilà dell’affermazione che Novi-Tortona è un ospedale cardine, Ovada in un ospedale di territorio ovvero per prestazioni diagnostiche e terapeutiche di base, diffuse e di bassa intensità e l’ospedale di Alessandria-Asti un ospedale di riferimento con concentrazione delle tecnologie. La scorsa settimana si era temuto un accorpamento nel reparto di Chirurgia-Ortopedia dell’ospedale “S.Giacomo di Novi Ligure dei nove posti di day-surgery ovvero di quei letti a disposizione di pazienti che vengono dimessi nella stessa giornata di ammissione.
Secondo questo timore i posti di day-surgery sarebbero collocati al secondo piano del monoblocco dove, attualmente, esistono i trentasei posti di degenza degli utenti dei dipartimenti di Chirurgia, Ortopedia ed anche Urologia. Nella giornata di lunedì c’è stato un incontro fra il sindaco Robbiano, l’assessore Felicia Broda, il direttore generale dell’ASL AL Paolo Marforio e del Direttore Sanitario Francesco Ricagni ed il taglio dei posti di day surgery è stato, almeno per il momento, accantonato. In serata, della sanità si è discusso in consiglio comunale con l’assessore Felicia Broda che ha affermato come “timori si aggiungono a timori ed i timori sono fondati.”
Un Consiglio Comunale aperto che assume una notevole importanza sul piano della informazione ai cittadini in quanto, in queste settimane, in assenza di notizie certo, si susseguono le voci e le ipotesi più disparate. In quanto a Felicia Broda ha invitato tutti ad uno sforzo comune, “perchè la situazione è molto delicata. Ci vuole condivisione anche sulle cose da comunicare e non possiamo alimentare false speranze. Da quanto sentito questa mattina la sanità piemontese è veramente al limite e qualsiasi cosa può comportare delle ricadute.” Piazzale nel suo intervento ha aggiunto un altro motivo di discussione affermando che esiste una carenza di infermieri ma che, nello stesso tempo, molti infermieri svolgono attività amministrativa.” Malfettani ha rimarcato come “la preoccupazione per i servizi del nostro ospedale è molto forte, sia fra il personale che fra gli utenti. Ed il nostro ospedale ha una utenza di circa 70.000 persone.”
“Ma-ha affermato-se Novi dovesse perdere quei nove posti ed ottenere cose più importanti trovo assurdo che si debba morire per quei nove posti. Inoltre riguardo all’ospedale c’è da razionalizzare la parte amministrativa, molto di più di quella sanitaria. Oggi, dopo l’incontro con il direttore generale dell’Asl, ho ricevuto una lettera dal Sindaco di Tortona che si associa alla mia richiesta per una conferenza dei sindaci che valuti il piano sanitario regionale.”
Maurizio Priano
30 novembre 2012