Sulla questione dello sforamento del patto di stabilità e sul dissesto obbligato, pena lo scioglimento del Consiglio Comunale, si è già parlato e scritto molto, al punto che è ormai chiaro a tutti a chi vanno imputate le relative responsabilità. Purtroppo come del resto era prevedibile, questa situazione ha dispiegato i suoi funesti effetti sulla città e sui cittadini, le prime conseguenze si sono già viste con una serie di aumenti, a cui ne seguiranno altri quando arriveranno da pagare l’IMU, la TIA, ecc.

Tra gli effetti immediati e più drammatici c’è però la questione stipendi, che da alcuni mesi mette in seria difficoltà i dipendenti pubblici e le loro famiglie, con particolare riferimento ai lavoratori dell’AMIU. In questa grave e difficile situazione, va riconosciuto che la nuova Amministrazione Pubblica, si sta impegnando a fondo, costantemente, giorno dopo giorno senza soste, per cercare di trovare soluzioni al problema, che per ora, data la mancanza di liquidità di cassa, non possono che essere provvisorie.

A tale proposito sono state attivate tutte le iniziative possibili, utilizzando i canali più disparati, a livello locale e nazionale, per cercare di fare arrivare a Roma, la voce di una città tanto disperata quanto incolpevole, che rischia seriamente di intraprendere una strada che la porterebbe verso un declino inesorabile, con inevitabili e gravissime conseguenze per tutti, nessuno escluso.

Oltre a sollecitare la liquidazione dei contributi di nostra spettanza, dalla Regione e dallo Stato (solo quest’ultimo ci deve 4,6 milioni di euro), sono stati presentati, tramite due parlamentari alessandrini, Novelli e Stradella, che superando le differenti linee di pensiero politico, hanno presentato congiuntamente degli emendamenti, che potrebbero aiutare Alessandria a superare questo momento difficile, fra i quali:

1) L’inserimento di norme che consentano anche ai Comuni che hanno decretato il dissesto da meno di sei mesi, di accedere al fondo di riequilibrio finanziario (fondo rotativo), per ora previsto solo per quelli in pre dissesto.

2) La possibilità a livello temporaneo di portare il limite massimo di anticipazione di cassa a 5/12 esimi (attualmente è di 3/12 esimi) delle entrate dei bilanci dei due anni precedenti, per consentire un maggiore flusso di cassa.

 

Su questo fronte la prima buona notizia è che da quanto risulta, gli emendamenti sono stati approvati dalle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, in particolare quello “salva Alessandria”, che prevede la possibilità di avere un fondo per superare l’emergenza, da restituire nei tre anni successivi, a questo proposito va però detto che ora si apre l’iter per l’approvazione definitiva, per il quale, sperando in un esito positivo, occorrerà ancora diverso tempo.

 

La seconda buona notizia arriva in tempo reale durante la recente protesta in piazza della Liberà davanti alla propria filiale, la Banca di Legnano dopo il diniego dei giorni precedenti, decide di ottemperare all’ordinanza straordinaria del Sindaco e quindi di pagare gli stipendi, anche se il cda della della stessa ritenendolo illegittimo presenterà ricorso, una lampante dimostrazione che la Banca in questione, ex Cassa di Risparmio non vuole certo il bene della città.

Un minimo di ossigeno vitale quindi per i 2500 dipendenti pubblici e un bagliore di luce in fondo al tunnel per la città e i cittadini, che si augurano non sia solo un tiepido bagliore, ma che finalmente si inizi ad accendere la speranza, di cui tutti abbiamo bisogno.

Inoltre analizzando i fatti e le vicissitudini degli ultimi cinque mesi non è improprio affermare che l’impegno profuso dall’Amministrazione e in particolare dal Sindaco, che fatto alquanto insolito, anche alla luce del comportamento dei predecessori è scesa in piazza per parlare e confrontarsi con i lavoratori e i cittadini, partecipando in prima persona alla loro lotta, stia iniziando a pagare, sia nei risultati che nelle impressioni che si ricava parlando con la gente.

Pertanto, data la situazione, e a costo di ripeterci ribadiamo che è più che mai necessario seguirne l’esempio, superare gli steccati e le differenze di parte, convergendo tutti unitamente, ciascuno per le proprie competenze e possibilità, con atteggiamenti, proposte e iniziative, finalizzate a difendere gli interessi superiori della nostra città.

Pier Carlo Lava



 7 novembre 2012

 7 novembre 2012