Anche nel terzo trimestre dell’anno l’industria manifatturiera provinciale è stata caratterizzata da un andamento ancora negativo, che si è tradotto in una flessione di tutti i principali indicatori. In particolare, produzione e nuovi ordinativi hanno fatto registrare la terza variazione negativa consecutiva ed il fatturato la seconda. Queste, in estrema sintesi, le tendenze che emergono dalla 164^ indagine congiunturale condotta da Unioncamere Piemonte in collaborazione con le Camere di Commercio della Regione.
Rispetto al terzo trimestre 2011, la produzione è diminuita del 4,5 per cento mentre il fatturato ha registrato un calo ancor più marcato: -5,2 per cento. A livello settoriale il calo produttivo è stato particolarmente rilevante per le industrie metalmeccaniche (-4,8 per cento), della gioielleria (-6,9) e per le altre industrie manifatturiere (-10,8). Al contrario, sono cresciuti i livelli produttivi delle industrie alimentari (+1,0 per cento) mentre sono risultati stazionari, in confronto al periodo luglio – settembre 2011, i ritmi produttivi delle imprese chimiche, petrolifere e delle materie plastiche. Un andamento analogo ma con dinamiche negative e positive più accentuate ha fatto registrare il fatturato, che è risultato in calo del 7,1 per cento per le industrie metalmeccaniche, della gioielleria (-8,3) e per le altre industrie manifatturiere (-12,1). Con il segno +, invece, la produzione delle industrie alimentari (+2,3 per cento) e delle imprese chimiche, petrolifere e delle materie plastiche (+0,6).
“I dati del terzo trimestre dell’anno – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Piero Martinotti – destano non poche preoccupazioni perché evidenziano un deciso peggioramento della congiuntura (il calo produttivo è passato dal -2,1 del secondo trimestre al 4,5 del terzo) e perché certificano gli effetti negativi sull’attività produttiva causati dal calo, in atto ormai da tempo, dei consumi e degli investimenti interni”.
19 novembre 2012