Il primo è sicuramente il film nel suo complesso che è tecnicamente perfetto. Difficile, infatti, trovare qualche sbavatura nello svolgimento delle scene, dove Daniel Craig è sicuramente uno 007 che non fa rimpiangere il mitico Sean Connery e l’unico, forse a dare al personaggio una veste di vero e proprio agente segreto, molto meno smanceroso con le donne e più agile nelle azioni.
Uno 007 profondamente diverso da quelli visti finora: poca attrezzatura, pochi aggeggi, molto più fisico e molta più azione e sangue freddo.
Ecco sotto questo punto di vista Craig è impeccabile e supera addirittura il suo maestro Connery. Lo sguardo è più duro di tutti coloro che hanno interpretato finora James Bond: più freddo, più impassibile, più statutario dei suoi predecessori. Impeccabile in smoking sulla barca o rimane a guardare Londra dall’alto.
Riprese uniche nei film di Bond, dove Craig è sempre più a suo agio.
Non mi è piaciuta, invece la recitazione di Judi Dench nella parte di M. nel senso che non ra niente di eccezionale e l’attrice 70enne avrebbe potuto fare veramente di più.
Ovvio che si tratta di piccolezze perché il film nel suo complesso è bello e godibile e merita di essere visto.
Angelo Bottiroli
3 novembre 2012