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CINEMA: “007 Skyfall” al Megaplex Stardust, un film tecnicamente perfetto. Craig é come Connery

La martellante pubblicità di “007 Skyfall” (specie al cinema) stavolta ha promosso un bel film: l’ultima versione di 007 infatti, merita di essere vista, e per tanti motivi.

Il primo è sicuramente il film nel suo complesso che è tecnicamente perfetto. Difficile, infatti, trovare qualche sbavatura nello svolgimento delle scene, dove Daniel Craig è sicuramente uno 007 che non fa rimpiangere il mitico Sean Connery e l’unico, forse a dare al personaggio una veste di vero e proprio agente segreto, molto meno smanceroso con le donne e più agile nelle azioni.

Uno 007 profondamente diverso da quelli visti finora: poca attrezzatura, pochi aggeggi, molto più fisico e molta più azione e sangue freddo.

Ecco sotto questo punto di vista Craig è impeccabile e supera addirittura il suo maestro Connery. Lo sguardo è più duro di tutti coloro che hanno interpretato finora James Bond: più freddo, più impassibile, più statutario dei suoi predecessori. Impeccabile in smoking sulla barca o rimane a guardare Londra dall’alto.

Riprese uniche nei film di Bond, dove Craig è sempre più a suo agio.

La trama del film a dire il vero non è un granché, qualcosa di diverso da quelli visti finora e francamente mi sarei aspettato qualcosa di più dietro il furto dell’identità segreta degli agenti dell’MI6, ma il cast è di prim’ordine, un cast stellare con lo spagnolo Javier Bardem (Vichi Cristina Barcellona) primo attore iberico candidato all’oscar, il poliedrico Ralph Fiennes (Il Voldemort di Harry Potter), la bellezza nera Naomi Harries.

Non mi è piaciuta, invece la recitazione di Judi Dench nella parte di M. nel senso che non ra niente di eccezionale e l’attrice 70enne avrebbe potuto fare veramente di più.

Ovvio che si tratta di piccolezze perché il film nel suo complesso è bello e godibile e merita di essere visto.

Angelo Bottiroli



 3 novembre 2012

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