A lanciare l’allarme sono le organizzazioni sindacali ed in particolar modo la Cgil attraverso le parole del suo segretario provinciale Silvana Tiberti.
“La situazione del Comune di Alessandria e soprattutto dei lavoratori delle Società partecipate è gravissima – dice Silvana Tiberti – e su questa situazione non pesano ancora i tagli della Spending Review e la situazione del dissesto di Alessandria. Non si sa dove andranno a cadere i tagli alla Sanità e i tagli che il Comune è chiamato ad effettuare. Con ogni probabilità ci sarà un taglio quasi certo di circa 1 milione di euro al Cissaca che non è poco visto che il bilancio del Consorzio ammonta a circa 14 milioni di euro.”
Sui 55 lavoratori del Cissaca e a cascata sui circa 250 delle cooperative che lavorano grazie al Cissaca, si addensano nubi di un futuro fosco: “Il Comune di Alessandria – conclude il segretario della Cgil – ha un debito verso il Cissaca di 13 milioni di euro, ma ad oggi non risulta sia stato ancora predisposto un Piano di recupero. Temiamo per il futuro dei lavoratori: a quanto ci risulta ci sono soldi per pagare gli stipendi solo fino a gennaio, ma poi? Cosa succederà non è dato di sapere.”
Se il Comune di Alessandria non provvederà a versare le quote al Cissasca è facile prevedere che oltre agli stipendi dei lavoratori si rischia anche l’erogazione di molti servizi di assistenza molti dei quali effettuati da cooperative legate al Cissaca.
Insomma c’è il rischio di un effetto “a cascata” che sarebbe deleterio per la città di Alessandria.
16 novembre 2012