Ha destato subbuglio la visita improvvisa e tutt’altro che attesa, dei militari della Guardia di Finanza, in Comune a Tortona, avvenuta ieri per acquisire una serie di documenti relativi alla vicenda del terreno comunale in zona Co.in.art. 2 venduto con trattativa privata alla società Fladel dell’allora assessore Adelio Ferrari, della lista civica “Con Voi per Tortona” che oggi ricopre la carica di presidente provinciale degli artigiani.
La Guardia di Finanza ha agito su disposizione della Procura della Repubblica di Tortona che sta indagando sulla vicenda, ormai vecchia di oltre due anni e mezzo.
In Comune confermano la visita della Finanza e l’avvenuta consegna dei documenti.
La vicenda era emersa nel 2010, quando Adelio Ferrari era assessore ai Servizi sociali del Comune di Tortona e il Comune aveva venduto all’azienda di sua proprietà, alcuni terreni per una superficie complessiva di 38 mq pagati poche migliaia di euro, confinanti con la ditta del Ferrari.
Il “bugnone” era scoppiato perché la normativa non consente agli amministratori di acquistare, nemmeno per interposta persona, beni di proprietà dell’Ente pubblico che rappresentano.
A giugno 2010 se n’era anche discusso in Consiglio comunale. I sette consiglieri d’opposizione infatti, avevano presentato una richiesta di iscrizione all’ordine del giorno di esame e di dibattito generale sull’argomento, superando in questo modo il diniego da parte del segretario comunale, Alessandro Parodi, di accogliere la mozione con cui il consigliere Paolo Ronchetti chiedeva di annullare le due delibere di assegnazione del terreno all’assessore. Il consiglio diede ragione a Ferrari che aveva anche convocato una conferenza stampa per ribadire di non aver violato alcuna norma di legge, sostenendo che si trattava del perfezionamento di una pratica sulla vendita di un terreno al Consorzio artigiani, avvenuto quando lui non era neppure consigliere comunale. Nella conferenza stampa aveva anche detto che non erano stati commessi illeciti e di non aver arrecato un danno all’amministrazione o ad altri.
Le stesse cose che Ferrari ribadisce oggi: “Il terreno di ben 38 mq. – ci ha detto l’assessore – era stato acquistato nel 2002 e tutti gli atti in questione che risalgono al 2010 si riferiscono a quanto stipulato otto anni prima. Per quanto mi riguarda ritengo di aver agito correttamente e mi sento perfettamente a posto.”
Alcuni mesi dopo questa vicenda l’assessore si era dimesso perché eletto presidente provinciale degli artigiani.
La storia sembrava chiusa, ma ora, a due anni di distanza è tornata d’attualità con una quanto mai inattesa visita della Guardia di Finanza che, almeno apparentemente, non trova spiegazioni se non nel fatto che per la Procura tutta la vicenda, evidentemente è ben lungi dall’essere considerata chiusa.
31 ottobre 2012