Tre imprenditori residenti in città, fra cui due tortonesi di circa 50 anni e uno straniero che di professione faceva il prestanome, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Tortona per evasione fiscale e per truffa nei confronti di decine e decine di concessionari sparsi in tutta Italia.
L’indagine, avviata dalla Guardia di Finanza di Tortona al comando del capitano Michele Brunetti, è il seguito di quella scoperta nel gennaio di quest’anno che ha visto finire nei guai altri due concessionari di automobili, che a quanto pare, non erano i soli ad evadere le tasse.
Controllando i primi due imprenditori, i finanzieri hanno scoperto anche questi tre che hanno omesso di dichiarare al Fisco ricavi per circa 21 milioni di euro ed evaso l’IVA per oltre 7 milioni.
La tecnica era la stessa usata dai primi due imprenditori scoperti a gennaio: i tre concessionari dichiaravano di vendere auto all’estero evitando così di versare l’Iva, ma in realtà queste auto all’estero non finivano mai e venivano rivenduti ad altri concessionari sparsi in tutta Italia che potevano così acquistare auto a prezzi molto favorevoli e a costo anche più basso della casa produttrice.
VENDEVANO A 140 CONCESSIONARI IN TUTTA ITALIA
I finanzieri tortonesi hanno individuato ben 140 clienti tra concessionari e rivenditori di auto sparsi in tutta Italia.
I due tortonesi e lo straniero, secondo l’accusa si facevano versare un acconto dai concessionari acquirenti, ma spesso li truffavano evitando di consegnare loro l’auto contando sul fatto che i concessionari avevano capito che c’era dietro qualcosa di losco e non avrebbero mai sporto denuncia.
Invece, alcuni di loro si sono ribellati ed hanno sporto denuncia. E’ accaduto nel luglio 2010 quando la Procura della Repubblica di Tortona ha avviato un’indagine in merito ad alcune denunce presentate contro una società di Tortona, operante nel commercio di autoveicoli che appunto, dopo aver intascato dalle vittime cospicui acconti per la vendita di auto, questa società ne ometteva la consegna.
E’ bastato poco ai finanzieri per accorgersi che i documenti rinvenuti presso la sede della società costituissero prova di gravi violazioni fiscali. Da quelle stesse carte inoltre la polizia tributaria di Tortona è riuscita a risalire a una seconda società, intestata a dei prestanome, fra cui lo straniero denunciato, che aveva continuato l’attività sostituendosi alla prima, coinvolta nelle indagini e ormai “bruciata”
Durante le indagini i finanzieri hanno individuato tracce di due pagamenti che, proprio allo scopo di evadere le tasse erano stati effettuati con denaro contante.
Questi versamenti però erano di gran lunga superiori alla soglia dei 12.500 euro allora consentita dalla legge: nel primo caso erano pari a 28 mila euro, nel secondo, erano di oltre 40 mila euro.
Ora l’indagine delle Fiamme Gialle tortonesi si è spostata nei confronti ei 140 imprenditori sparsi in tutta Italia che hanno acquistato le auto dalle due ditte di Tortona che, se non dimostreranno di avere acquistato le auto ad un prezzo di mercato saranno chiamati a versare l’Iva.
18 ottobre 2012