Albert Làzaro-Tinaut e Pietro Dini, traduttori dell’antologia poetica Primavera e polvere dell’estone Jüri Talvet, pubblicato dalla novese Edizioni Joker, hanno vinto il prestigioso Premio Gerald Parks alla Traduzione, inserito nel XV Festival Internazionale della Poesia di Trieste.
Il Festival, che si svolgerà nel capoluogo friulano dal 26 novembre all’1 dicembre prossimi, è espressione e parte di un progetto volto a ridare a Trieste il respiro internazionale che aveva in ambito letterario, ridiventando così un crocevia culturale prezioso per tutti (basti ricordare i nomi di Rilke, Joyce, Kosovel e Saba).
«Questo premio ci rende felici ed orgogliosi» commentano Monica Liberatore e Gennaro Fusco, titolari della casa editrice, «perché sottolinea la giustezza di un cammino che abbiamo intrapreso da alcuni anni, vale a dire la proposta di poeti e narratori stranieri che non avevano ancora trovato giusta voce presso il pubblico italiano. Il più delle volte provengono da Paesi piccoli, considerati marginali dal grande business editoriale: a noi interessa quello che hanno da dire, più che il loro passaporto. Per questo abbiamo creato una collana di poesia, “Parole del Mondo”, che raccoglie autori di esperienze lontane, come quelle dei Paesi baltici o della Nuova Zelanda, ma in cui figureranno in futuro anche poeti di vari stati europei e no, e poi allargheremo agli stranieri la collana “I Narranti”, che vedrà tra poco pubblicata un’autrice belga premiata più volte nel mondo francofono, ed altri ancora. Senza dimenticare, ovviamente, l’impegno verso gli scrittori francesi portato avanti meritevolmente nella collana de “I libri dell’Arca” di Marco Ercolani e Lucetta Frisa».
Per le Edizioni Joker si tratta del secondo “incrocio” con un Premio Nobel, visto che nel giugno del 2009 l’irlandese Seamus Heaney aveva introdotto la presentazione del volume Corno inglese di Marco Sonzogni all’Istituto Italiano di Cultura di Dublino.
La casa editrice di Novi Ligure festeggerà l’anno prossimo i trenta anni di attività, un traguardo significativo per un piccolo editore di provincia che fa della poesia il proprio motore primario: non sono molte le esperienze del genere che possono vantare un’analoga longevità, il che dimostra la validità delle scelte culturali che stanno dietro ad un catalogo vicino a raggiungere i cinquecento titoli pubblicati.
14 ottobre 2012