“Un giudizio sull’amministrazione comunale di Novi? Direi sufficiente. E noi, anche se su talune questioni abbiamo differenti posizioni, siamo dentro questa maggioranza”: così Alessandro Molinari coordinatore di Rifondazione Comunista nell’assemblea della Casa della Sinistra a Novi.
“Una Casa della Sinistra che è una sorta di laboratorio politico, che forse esiste solo da noi”, ha rimarcato. E la Casa della Sinistra, sorta nel 2009, è composta da Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani e da Sinistra Ecologia e Libertà. Alessandro Molinari ha affermato che “si può essere radicali ma nello stesso tempo fare parte di una coalizione. Il nostro è un programma di difesa del territorio, del sociale, dei più deboli, con attenzione alle tematiche del bilancio. E questa Amministrazione Comunale, nonostante i tagli, ha difeso il sociale ed ha risposto alle esigenze dei novesi. Anche se qualcosa che non va certamente c’è.”
E quindi la difesa orgogliosa dell’attività del Consorzio Servizi alla Persona, presieduto da un esponente della Casa della Sinistra, Ippolito Negro: “Il Consorzio, senza ridurre i servizi, è riuscito a ridurre le quote a carico dei singoli Comuni.”
Ancora Molinari ha sottolineato come l’Amministrazione Comunale non abbia venduto aziende partecipate e sulla farmacia che deve restare comunale cercando però il modo di rilanciarla. Molinari ha rilevato quindi che la Casa della Sinistra è contro la Tav, “da sempre. Fin dai primi Anni Novanta quando se ne cominciò a parlare. E riguardo alla Tav si deve mettere in discussione la legge obiettivo, perchè fino a quando non si metterà in discussione questo punto tutto cadrà dall’alto.” Inoltre ha sottolineato due temi fondamentali ovvero l’utilizzo delle risorse disponibili sapendo che non sono molte e la tenuta sociale rispetto alla crisi. “A Novi abbiamo il problema dell’Ilva che fra lavoratori diretti ed indiretti coinvolge duemila persone di cui mille attive. Ed in questa settimana ci sarà un appuntamento fondamentale per il futuro.”
Ma per Molinari una amministrazione comunale deve guardare anche alla manutenzione dell’esistente: “Abbiamo tagliato sulla pulizia, fatto scelte importanti per tenere a posto i conti ma la città ha bisogno di essere pulita e di manutenzione. Puntiamo alla raccolta differenziata e siamo contrari al termovalorizzatore. Inoltre Novi non ha bisogno di ulteriore cementificazione, quella esistente è sufficiente. Attendiamo di vedere come nel Piano Strategico che ridisegnerà la città si inserirà la questione del Terzo Valico.” Pallavicini di Sel ha ribadito la contrarietà al Terzo Valico e la necessità di studiare tutte le forme di lotta oltre ad una adeguata informazione sul tema. Cecilia Bergaglio, concludendo la serie di interventi, ha affermato che il centro sinistra deve rimboccarsi le maniche e costruire il futuro della città. “Abbiamo iniziato un percorso positivo di confronto sui temi politico-amministrativi che deve continuare. La questione dell’Ilva sta diventando una esigenza, si deve creare un dibattito all’interno della società civile ed a questo proposito terremo un incontro il 19 al For.Al aperto a tutte le forze politiche ed ai cittadini. In quanto al Terzo Valico non può costituire elemento di rottura. Il Partito Democratico sulla questione ha compiuto uno studio articolato dal quale è nata la sua posizione.”
Maurizio Priano
10 ottobre 2012