Novi Ligure è una città in sofferenza soprattutto per quanto riguarda il settore del commercio. Di questo e di altri problemi abbiamo parlato con Camillo Acri segretario dell’Udc novese, nella seconda parte dell’intervista che ha rilasciato al nostro giornale
Temi cittadini: la farmacia comunale. Si deve privatizzare?
La prima cosa da fare, secondo me, nella farmacia comunale, è difendere le persone che vi lavorano. Detto questo se la farmacia presenta un utile di 13.000 euro, e non è il primo anno, significa che ci si deve porre alcune domande. Soprattutto perchè l’attivo è un po’ esiguo rispetto a quello delle altre farmacie. Secondo me il 51% deve rimanere in mano pubblico ed il restante venderlo ai privati, guardando in tal modo se si riesce ad ottenere qualche cosa di più.
Un altro tema molto delicato quello della pulizia: Novi è una città sporca, ne convieni? Responsabilità dell’amministrazione od anche mancanza di senso civico degli abitanti?
L’uno e l’altro. L’Amministrazione Comunale ha tagliato cifre importanti per mantenere in equilibrio il bilancio ma forse, onestamente, farei qualche concerto in meno e dedicherei qualche risorsa in più alla pulizia della città. Dico qualche concerto in meno ma sia chiaro che io non parlo di fare dei tagli alla cultura od alla scuola, sono entrambe delle cose importanti. E comunque è anche un discorso che chiama in causa i cittadini, la loro mancanza di educazione, di rispetto verso l’ambiente che li circonda. Forse bisognerebbe entrare maggiormente nelle scuole, attuare opere di sensibilizzazione fra i giovani, insegnare loro determinati valori. Anche perchè, alla fine, sono i bambini, i ragazzi, che educano i genitori. Ed infine si devono punire le persone che sporcano la città, senza guardare in faccia a nessuno.
In queste settimane si ha paura per l’Ilva. Come la vedi?
Non esiste che a Novi l’Ilva chiuda. Sia chiaro, se l’Ilva ha sbagliato, deve fare gli investimenti e le opere necessarie perchè non inquini ma, nello stesso tempo, questo non deve intaccare l’occupazione, il lavoro delle persone. Certo i rotoli che arrivano da Taranto, l’Ilva di Novi potrebbe anche acquistarli all’estero ma è evidente che i costi lieviterebbero. Io voglio organizzare un convegno sull’Ilva perchè penso che Novi sia la città che, da un punto di vista siderurgico, è quella che ha dato di più in Europa.
La Tav: una opportunità per il territorio?
Noi, come Udc, un paio di settimane fa in un direttivo abbiamo affermato di non essere favorevoli al Terzo Valico per l’impatto che ha sull’ambiente e sugli acquedotti e le falde acquifere del territorio mentre siamo favorevoli all’Alta Velocità come riqualificazione del porto di Genova e dell’interporto di Rivalta Scrivia.
Fino allo scorso anno sei stato presidente dell’Acos: che ne pensi del referendum e del suo risultato?
Teniamo presente che io sono favorevole a società miste pubblico-privato con il primo al 51%. Detto questo devo anche dire che, in occasione del referendum, il partito democratico non ha dato le informazioni che avrebbe dovuto fornire ed ha lasciato che la sinistra massimalista cavalcasse l’argomento. Perchè se io fermo dieci persone e chiedo se preferiscono che l’acqua sia pubblica o privata, quasi tutti mi rispondono pubblica. Ma Comuni e Province non hanno i soldi per fare manutenzione straordinaria od investimenti. Ed in questo caso dove li prendi? Dall’aumento delle tariffe. L’acqua rimane pubblica ma salgono le tariffe. La stessa cosa accade sul termovalorizzatore. Il termovalorizzatore deve essere un impegno con i cittadini, magari tra Alessandria ed Asti. Dire che con il termovalorizzatore si pagherà anche meno l’energia elettrica perchè si bruceranno i rifiuti e quindi il cittadino avrà un ritorno dall’ambiente. Il biodigestore è un palliativo.
Il commercio novese, anche per ovvi motivi, conosce un momento di crisi. Saresti favorevole al secondo mercato domenicale e come giudichi la conclusione della vicenda?
Io penso che Paolo Parodi sia una delle poche occasioni in cui c’è la persona giusta al posto giusto, le sue iniziative sono tutte lodevoli. Detto questo deve anche fare delle scelte, portarle avanti se ritiene che siano valide, le iniziative devono essere valutate nel tempo. Riguardo al secondo mercato domenicale se Paolo, che è un commerciante, dice che questa iniziativa può avere una sua programmazione a Novi all’interno del commercio, è da provare. Personalmente non penso, comunque, che alla domenica, dall’Outlet possano venire delle persone a Novi, qualsiasi iniziativa ci sia. Su di un piano politico credo che il sindaco avrebbe dovuto difendere il suo assessore e che sulla vicenda la Giunta abbia dimostrato la sua debolezza, dando l’impressione che a governare il commercio a Novi non sia l’assessore competente ma qualcun altro.
Maurizio Priano
21 ottobre 2012