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LETTERE IN REDAZIONE: La frana di Mele nell’acquese 12 anni dopo è ancora lì


Il 20 ottobre 2000 a nord della stazione di Mele sulla linea Acqui-Genova si abbattè una frana di vaste proporzioni che praticamente chiuse l’ingresso alla galleria del Turchino che si dirama da questa stazione. La linea ferroviaria fu interrotta per ben 6 mesi tra Campoligure e Genova e riaperta l’8 marzo 2001 con una variante di tracciato tutt’ora esistente da percorrere a velocità ridotta riducendo ulteriormente le già basse potenzialità della linea

A distanza di 12 anni da questo fatto desideriamo sapere se ci sono progetti esecutivi in programma. A suo tempo avevamo chiesto che dai finanziamenti dei grossi lavori in corso al nodo di Genova venisse destinata una minima parte (14 milioni, circa il 2% dei 600 milioni previsti) proprio per rendere esecutivo il progetto di fattibilità di RFI sul riordino della stazione di Mele che prevede la costruzione di una galleria artificiale che partirebbe dal fabbricato viaggiatori della stazione fino all’imbocco della galleria del Turchino.

sfruttando il lungo periodo di chiusura previsto dal 2014 per i lavori al bivio Polcevera del nodo di Sampierdarena.

L’Associazione Pendolari dell’Acquese con questo comunicato stampa desidera attirare l’attenzione su quest’argomento che ultimamente sembra essere passato in secondo piano affinchè non si dimentichino i mesi di disagi subiti all’inizio e quelli che continuiamo a subire con ritardi e attese in galleria dei treni incrocianti con conseguenti aumenti dei già lunghi tempi di percorrenza.

Il Comune di Acqui Terme, con la voce dell’Assessore ai Trasporti Mirko Pizzorni che ringraziamo per il costante appoggio, interviene sull’argomento:

“Questa vicenda è sintomatica di quali e quanti disagi siano costretti a sopportare coloro i quali percorrono la tratta Acqui Terme – Genova, da anni martoriata da scelte improvvise ed improvvide. Il silenzio delle istituzioni regionale preposte, che ben si guardano dal comunicare eventuali variazioni e/o disfunzioni (come l’improvvisa e non segnalata sospensione della corsa di bus notturna nei prefestivi e festivi), aggrava maggiormente la situazione di disagio. Chiediamo risposte certe e concrete per conoscere quali iniziative, se mai ve ne fossero, si ritiene intraprendere affinchè certe lacune paradossali, come quella che interessa il territorio di Mele, non abbiano nuovamente a verificarsi al fine di rendere agevole lo spostamento di un numero notevole di lavoratori e studenti. Il nostro territorio non può permettersi tali inadempienze; le ricadute negative a livello lavorativo e turistico sono inaccettabili. L’Amministrazione Comunale di Acqui Terme sostiene convintamente le ragioni e le istanze dell’ Associazione Pendolari dell’Acquese e sarà pronta ad affiancarsi alle loro iniziative.”

Anche le Amministrazioni Comunali di Ovada e Rossiglione, che ringraziamo, si uniscono a noi nel ricordo di quanto avvenuto 12 anni fa a Mele chiedendo di mettere presto fine ai continui disagi creati da questo evento.

Alfio Zorzan – Associazione Pendolari dell’Acquese



 21 ottobre 2012

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