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LETTERE IN REDAZIONE: Cento bambini alessandrini rimasti senza scuolabus

Informo cittadini e organi d’informazione locale e nazionale di aver posto interrogazione con protocollo al Prefetto di Alessandria, ai tre Commissari Prefettizi e al Sindaco di Alessandria, per la  situazione che si è venuta a creare alla scuola primaria Santorre di Santarosa, al quartiere Orti di Alessandria, dove 100 bambini sono rimasti a piedi, non potranno più usufruire del pulmino messo a disposizione dal comune, causa dissesto deliberato dal consiglio comunale, perché mancano le risorse.

Perché manifesto pubblicamente il mio sdegno verso tanta vergognosa situazione?

Andiamo con ordine la Santorre di Santarosa, è una scuola, che pur avendo lo spazio per costruire, una palestra anche solo prefabbricata, dietro al corpo principale, attende da non meno di quindici anni che qualche pubblico amministratore se ne occupi veramente, concedendo la possibilità di non portare i bambini dai sei agli undici anni, con un pulmino in un’altra scuola del circolo, per svolgere la lezione di educazione motoria che è curriculare, quindi non rinunciabile.

In questi anni in cui al governo della città si sono succedute varie amministrazioni di diversi colori, con spese di denaro dei contribuenti, per le cose più inutili mai viste, ho assistito nell’ordine a istanze scritte all’amministrazione comunale da parte dell’ex Dirigente del circolo scolastico, a una mia personale attività d’istanze pubbliche e appelli sui giornali, a una raccolta firme tra genitori depositata in Comune, a incontri con assessori, e dirigenti comunali, fino ad arrivare grazie al lavoro di un papà di un’alunna, il geometra Marco Menino, a regalare il progetto di massima per la costruzione della palestra.

Tutta quest’attività non ha portato a nulla solo promesse mai mantenute così, fino al termine dello scorso anno scolastico, i bambini dai sei agli undici anni, uscivano dalla scuola con qualsiasi condizione meteorologica, salivano su di un pulmino percorrevano la strada verso un’altra scuola, scendevano svolgevano l’ora di attività motoria uscivano dalla scuola riprendevano un pulmino ripercorrevano il tragitto rientravano alla propria scuola.

La vergogna però, non si è limitata al disinteresse della pubblica amministrazione, perché da quest’anno il comune, causa il dissesto votato dal consiglio comunale, ha fatto mancare le risorse per un pulmino, a disposizione della scuola, (si tratta di sole cinque ore la settimana), lasciando a piedi i bambini, i genitori preoccupati per il corretto svolgimento del programma curriculare e con la dirigenza scolastica impegnata a cercare soluzioni per garantire lo svolgimento dell’attività.

Grazie per la pubblicazione

 Mauro Morando – perlanostracitta@libero.it



 

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