Incredibile ma vero: finanziamenti a pioggia per le città in crisi al centro e al sud Italia, ma per Alessandria assolutamente nulla e il sindaco Rita Rossa esprime tutta la sua delusione per il mancato inserimento di Alessandria nel Decreto salva-enti: “sono sconcertata – dice il primo cittadino di Alessandria – dopo essere stati a Palazzo Chigi e aver avuto rassicurazioni, abbiamo constatato che il Decreto è entrato in Consiglio dei Ministri alle 16.30 di ieri con l’indicazione di Alessandria come comune beneficiario del fondo di rotazione e ne è uscito nella notte senza che di Alessandria vi fosse più traccia”.
“Si vuole forse uccidere la città? – aggiunge il sindaco – E’ incredibile e scandaloso che si decida di salvare comuni che sono in deficit strutturale da tempo, che si permetta a Palermo di sforare il patto per 900 milioni di euro, che si stanzino ancora una volta fondi per Roma Capitale, che si aiuti Napoli con somme a otto zeri e non si tenga conto della nostra situazione. Noi, nuova amministrazione, siamo stati costretti a dichiarare il dissesto dopo un anno di verifiche della Corte dei Conti su atti illegittimi della precedente amministrazione ”.
Il primo cittadino pone l’accento sul fatto che sono state rispettate alla lettera le prescrizioni di legge, con l’aumento delle tariffe, l’inizio del risanamento strutturale dei conti e il riordino delle partecipate.
“Faccio appello ai Parlamentari del territorio perché rappresentino la nostra città – conclude Maria Rita Rossa -, voglio riunire tutte le categorie produttive e i sindacati così che, insieme all’Amministrazione Comunale, facciano sentire la propria voce. Questo è uno schiaffo ai cittadini di Alessandria, incolpevoli per questa situazione che stanno pagando con tanti sacrifici. Questa è una città che vuole risanare i suoi conti e risollevarsi. Io auspico che si tenga conto degli sforzi fatti dalla nostra comunità e che in sede di riconversione del Decreto questa aberrazione trovi giustizia, che Alessandria trovi giustizia”.
5 ottobre 2012