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ALESSANDRIA: La Medicina Nucleare dell’Azienda Ospedaliera è tra i dieci Centri migliori d’Italia

Un’altra buona notizia per la sanità alessandrina: la Medicina Nucleare dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è tra i dieci centri italiani che l’Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN) ha scelto per la certificazione del percorso di qualità, in collaborazione con l’ente esterno Bureau Veritas.

Questo significa per i pazienti poter contare su un modello documentato e conforme ai requisiti di qualità, sicurezza, efficacia e sostenibilità, coerente con le loro aspettative, ma anche con quelle degli operatori.

La struttura alessandrina, diretta da Ornella Testori, sarà una delle prime tra le dieci individuate in possesso dei requisiti ad essere sottoposta alla verifica da parte di una commissione AIMN-Bureau Veritas nel periodo compreso tra ottobre 2012-febbraio 2013 per il rilascio del certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008.

“Per l’Azienda Ospedaliera si tratta di un riconoscimento importante – dice il direttore Generale dell’Aso Nicola Giorgione – grazie all’impegno di questi anni verso politiche mirate alla qualità intesa come sviluppo integrato all’organizzazione e alla promozione di percorsi di eccellenza”

“L’applicazione di questo modello – aggiunge Ornella Testori, direttore della Medicina Nucleare – permetterà una maggiore omogeneità della qualità dei servizi erogati ai nostri pazienti, la reale possibilità di effettuare un confronto anche con altre strutture, oltre che una migliore consapevolezza e armonia tra tutte le figure professionali impegnate nella diagnosi e nella cura. Vorrei ricordare che presso la struttura sono effettuati esami scintigrafici diagnostici e terapie radiomolecolari per le quali siamo dotati di un reparto di degenza, ove sono ricoverati principalmente malati di carcinoma della tiroide provenienti da tutto il Piemonte e da altre regioni. La Medicina Nucleare dell’ASO rappresenta l’unica Medicina Nucleare delle province di Alessandria ed Asti, ed è quindi il riferimento per una popolazione di circa 660.000 abitanti. Essa gioca un ruolo diprimo piano, con la Fisica Sanitaria, nell’organizzazione della risposta ospedaliera alle emergenze in caso di incidente nucleare o attacco terroristico con dispositivi di dispersione di materiale radioattivo. Gli aspetti operativi integrano nel percorso molte altre strutture aziendali e richiedono conoscenze, organizzazione, personale formato; per questo tutto il personale della Medicina Nucleare ha seguito corsi di formazione in Medicina delle Emergenze Nucleari/Radioattive ed è addestrato alla gestione del paziente radioattivo.”

Nel 2011 si sono serviti della struttura oltre cinquemila pazienti, sono state eseguite più di mille visite per la programmazione dei trattamenti radiomolecolari ed oltre 10000 indagini diagnostiche.

 17 ottobre 2012

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